Pallavolo nei giorni del Coronavirus – Abauba con la fidanzata Aline ha scelto di rimanere in Italia

“Stiamo attraversando un periodo molto strano. Diverso dal solito. Sono cambiate tante cose in pochissimi giorni ed inaspettatamente la nostra quotidianità è stata completamente stravolta. Io, così come i miei compagni di squadra, sto cercando di trovare tutte le possibili alternative per non perdere la forma e mantenere vivo il rapporto con gli altri parlando al telefono e in chat”. Si riferisce all’emergenza sanitaria relativa al Coronavirus l’opposto brasiliano (di origine del Mali dove sono nati i suoi genitori) Aboubacar Drame Neto rispondendo alla più ovvia delle domande “Ciao Abouba, come va?”. Sono le tre del pomeriggio quando lo raggiungiamo telefonicamente. Gli chiediamo se ha voglia di chiacchierare un po’, ora che di tempo ne abbiamo e che possiamo anche scegliere più liberamente come impiegarlo. Senza nessuna titubanza ci accorda la sua disponibilità e si accomoda sul divano insieme alla sua fidanzata Aline, che già da mesi gli fa compagnia nel resort dove l’atleta della Tonno Callipo Calabria alloggia da inizio stagione. Ci confessa subito che i ritmi della sua giornata non sono più quelli abituali: “Mi sveglio un po’ più tardi, e faccio ogni cosa con molta calma. In mattinata mi collego in video call con il preparatore atletico e con tutti gli altri per un’oretta di esercizi. Poi mi divido tra la cucina, i videogiochi e la tv. Per fortuna qui non sono solo. Con la mia fidanzata la permanenza forzata in casa trascorre piacevolmente”.
Il pensiero va subito alla sua famiglia: “I miei genitori sono molto preoccupati per le notizie che i media danno dell’Italia. Ci sentiamo ogni giorno e ogni giorno mi raccomandano di rimanere dentro casa, di essere cauto e rispettare tutti gli accorgimenti consigliati per evitare il contagio. Io però li rassicuro spiegando loro che nella città in cui vivo la situazione è sotto controllo e che vicino al mio appartamento ci sono solo persone della mia squadra. Abbiamo anche la fortuna di avere lo spazio per fare una passeggiata solitaria in mezzo al verde e godere di un bellissimo panorama”. Hai pensato di partire e rientrare in Brasile?
“La società mi ha chiesto se, così come hanno fatto altri giocatori stranieri, preferivo partire. Io però ho deciso di rimanere a Vibo perché mi sento al sicuro mentre affrontare un viaggio, ora, significherebbe mettere a repentaglio la mia salute e quella dei miei cari, soprattutto delle mie sorelle che hanno già delle problematiche di tipo respiratorio”.