Pallavolo nei giorni del Coronavirus – lubelegends: Igor Omrcen

Igor Omrcen, opposto croato e capitano della Cucine Lube nello scudetto 2012, chiude la settimana di appuntamenti in diretta con #lubelegends sul profilo Instagram @asvolleylube. Igor oggi si è raccontato dal divano di casa, a Spalato, rispolverando tanti ricordi con la maglia biancorossa e tanti aneddoti curiosi, scopriamoli insieme.

Benvenuto Igor, condottiero dello scudetto 2012. Quella è la tua più bella vittoria della carriera?
“Sicuramente, arrivata dopo 12 lunghi anni giocati in Italia. Vincere lo scudetto a Milano, in un’atmosfera incredibile del V-day, è il massimo per un pallavolista. Ho inseguito il sogno per 12 lunghi anni, esserci riuscito mi rende davvero orgoglioso. Con la Cucine Lube ho passato il periodo più bello della mia carriera. Resta un ottimo ricordo del Fontescodella dove c’era un clima pazzesco, rimbombava tutto in quel palazzetto”

Quant’è stato difficile per te lasciare la Lube dopo lo scudetto?
“È stato difficile ma ho preso la decisione con la società e la famiglia. Ho avuto la proposta dal Giappone, importante dal punto di vista economico e dell’esperienza in sé. È stato difficile lasciare un gruppo fantastico, in un ambiente dove mi sono trovato molto bene”

Hai appeso le ginocchiere al chiodo, non è del tutto vero?
“Dopo 20 anni in giro ho detto basta, sono tornato a casa e mi godo la famiglia. Qui ho ricominciato un po’ a giocare con la squadra di Spalato ma solo per divertirmi”

Cosa pensi di Kamil Rychlicki?
“L’ho visto giocare poco, Fefè è un grande allenatore. Lo farà crescere e gli darà fiducia, arriverà a livelli importanti. Ho avuto Fefè a Cuneo e con la Lube, con lui sono migliorato tantissimo”

Parlando di ruoli, preferivi giocare da centrale o opposto?
“Decisamente opposto, i risultati importanti li ho ottenuti da opposto. Mi piace attaccare, stare sempre in campo. Da opposto hai tanta responsabilità, è il ruolo più bello che c’è”

Il tuo sestetto ideale?
“Facciamo Vermiglio-Omrcen per la diagonale palleggiatore opposto; al centro Bas Van de Goor-Gustavo; schiacciatori Wijsmans-Giba; Grebennikov libero”

Un tifoso di Cuneo dice che la tua macchina era stata completamente rivestita di biglietti per convincerti a restare
“Una delle cose più belle vissute in carriera, il palazzetto era strapieno, hanno alzato tutti insieme un bigliettino con scritto Igor resta. Poi a fine partita ci hanno rivestito la macchina. Giocare a Cuneo è fantastico, la gente lì conosce e vive la pallavolo, è fantastico”

Hai giocato con Vermiglio e Travica, ma alla Lube hanno giocato anche Vullo, Sintini, Christenson e Bruno, con chi avresti giocato?
“Bruno, perché è la pallavolo. È unico, trasmette un’energia unica in campo, è fantastico da vedere, averlo come compagno di squadra vale doppio”

Se potessi rigiocare una delle partite del passato Lube quale sceglieresti?
“Tutte quelle perse, non ce n’è una in particolare. Forse quella a Praga non l’abbiamo giocata, in semifinale di Champions siamo arrivati scarichi e senza energia. Tuttora mi chiedo com’è stato possibile”

Chi era il tuo idolo da ragazzo?
“Bas Van de Goor, centrale famosissimo che giocava nella nazionale olandese”

Arrivano saluti anche dal Giappone
“Tanti saluti ai giapponesi, sono un popolo fantastico. I tifosi sono incredibili, sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo costruito con la mia squadra in Giappone”

L’allenatore a cui sei più legato?
“Fefè è stato il mio primo allenatore arrivato in Italia, ho imparato tanto da lui”

Compagno di squadra Lube con cui ti senti spesso?
“Con Savani, ma fa sempre piacere risentire tutti, sono stato bene con tutti”

Molta gente parla del tuo costume porta fortuna
“Portavo sempre lo stesso costume da 15 anni per le partite. Dopo la finale persa a Roma di Coppa Italia, Savani è riuscito a strapparlo e distruggerlo”

Il giocatore attuale che ti piace di più?
“Mi piace un sacco Sokolov come opposto, è uno dei più forti nel ruolo”