Pallavolo – Katarina Barun saluta il volley giocato: “Per me comincia un nuovo percorso, lontano dal campo ma non lontano dal volley”

 

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Per la prima volta, dopo 23 stagioni, non mi trovo qui a pensare al futuro sotto rete, a una nuova squadra, a una nuova sfida, alla prossima partita da giocare. Dopo oltre vent’anni è arrivato per me il momento di lasciare le ginocchiere in armadio e di prepararmi a iniziare una nuova vita. Avevo 14 anni quando ho indossato per la prima volta la maglia del Mladost Zagabria, la mia prima squadra, ne avevo 36 quando qualche mese fa, prima che il mondo tutto si dedicasse a una sfida molto più importante e delicata, ho giocato l’ultima partita con le mie compagne dell’Ageo Medics, in Giappone. Nel mezzo, 12 club e 6 diversi campionati, 6 Scudetti, 5 Coppe nazionali e una Champions League. Ho vissuto ogni giorno con la stessa passione e determinazione, sentimenti che mi hanno accompagnata nei momenti più belli come in quelli più difficili. Ho donato tutta me stessa a questo sport che, in cambio, mi ha dato moltissimo: un percorso di formazione umana e tecnica, amicizie, legami profondi e vittorie. Più di quello che magari mi sarei immaginata quando ho iniziato. Provo gratitudine per tutte le persone che mi hanno accompagnata in questo lungo viaggio e racchiudo nel mio cuore le tante emozioni che ho potuto vivere in questi anni. Le stesse emozioni che, almeno in parte, spero di aver a mia volta regalato a tutti quelli che mi hanno seguita. Per me comincia un nuovo percorso, lontano dal campo ma – ne sono certa – non lontano dal volley. Lo sport che oggi, come 23 anni fa, continuo ad amare profondamente. Ci vediamo presto!

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