Pallavolo Lega Maschile – Massimo Righi parla di tamponi rapidi, troppi abbracci e buon senso

Intervistato da Gianluca Pascucci per il Corriere Adriatico ed.Macerata ed analizza la difficile situazione della SuperLega e indica alcune soluzioni per il futuro:
DOBBIAMO PREOCCUPARCI? – “Ci vuole maggiore responsabilità. L’obbiettivo è evitare il blocco del campionato anche se potrebbe essere possibile una sorta di reset per ripartire. Al momento abbiamo anche dovuto fare i conti con il nostro regolamento che verrà presto cambiato. Rispetto ad altri sport di contatto, come ad esempio il calcio o il basket, nel nostro regolamento è richiesto il tampone molecolare. Con i laboratori intasati, in questi giorni le risposte arrivano anche dopo tre giorni, troppo tardi… Come avviene negli altri sport, introdurremo il tampone antigenico rapido, naturalmente naso e gola, che pur avendo qualche punto percentuale di sicurezza inferiore rispetto al molecolare ci consentirà di evitare, almeno mi auguro, i contrattempi di quest’ultima settimana. Infatti in diverse situazioni, cito ad esempio Trento, trascorrono troppi giorni tra l’esecuzione del tampone e l’arrivo dei referti. Non è cattiva volontà di nessuno. Ci sono troppi tamponi da processare per l’incalzare della pandemia”.
SCOVARE IL VIRUS? – “Arriverà un protocollo più adatto ad una struttura sportiva. II tampone rapido ha una risoluzione del 93% contro il 98% del molecolare. Siccome tutti veniamo testati almeno due volte a settimana l’errore di non intercettare un positivo è veramente basso. Poi sta molto nel comportamento che devono tenere gli addetti ai lavori. Non siamo in una bolla pur essendo controllatissimi”.
RACCOMANDAZIONE – “Ci vuole maggiore responsabilità. Bisogna correggere i nostri comportamenti nelle relazioni e nelle dinamiche del gruppo. Nel volley ci si abbraccia ancora troppo rispetto a calcio e basket. Ogni sette secondi c’è un abbraccio e ci si urla in faccia. Non ci si può più permettere questo comportamento. È inoltre inutile se abbiamo spostato il saluto dei giocatori sui tre metri se poi prima o dopo la partita gli stessi, perché amici o compagni di nazionale, si abbracciano e salutano calorosamente nelle zone comuni. Altre zone di attenzione sono i pullman, che devono essere arieggiati ogni ora durante le trasferte2.
REGOLAMENTO SOTTOSCRITTO – “Ci sono due aspetti. II primo dice che si gioca fino al quarto giocatore positivo. L’altro aspetto è che è stato creato un tunnel di dodici giorni, in realtà diventano quasi diciotto, in cui ci si aspetta che i positivi si negativizzino e si possa tornare a giocare”
CASO LIMITE – “Perugia-Civitanova di domenica prossima è il classico caso limite. Entra il gioco il buonsenso sull’uso del regolamento. Si parla effettivamente di disputare la prima partita utile trascorsi i dodici giorni ma poi spero prevalga il buonsenso…”