Pallavolo Vnl maschile – Contro la Francia abbiamo visto l’Italia di domani

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Italia-Francia in qualunque campo si giochi non è mai una sfida come le altre. La storia dello sport italiano ce lo racconta in tante discipline, anche nella pallavolo, soprattutto nella pallavolo. Ieri un manipolo di ragazzi italiani ha colto una vittoria che ha gratificato tutti quelli che amano la pallavolo. Vedere tanti giovani più o meno affermati, più o meno predestinati a vivere carriere da prima pagina, lottare, soffrire, ma soprattutto imporre il loro gioco a tanti atleti che anche in questa ultima estate hanno riempito le trattative di mercato dei nostri club, ci ha regalato emozioni e suscitato orgoglio.
In campo c’era un’Italia che si è “unita” per battere il più tradizionale degli avversari. In ogni reparto l’Italia ha vinto la sfida: perchè il match lo hanno fatto i ragazzi in maglia azzurra.
Michieletto e Recine (affiancati da un ottimo Bottolo) hanno vinto il confronto con i pari ruolo transalpini Rossard, Tillie, Clevenot, Louati. Nella squadra di Tillie mancava Ngapeth, ma se mettessimo in fila i nomi dei big azzurri assenti…
Spirito e Nelli sono due talenti che ci eravamo un po’ dimenticati. Insieme 9 anni fa vinsero l’Europeo U20 (con Bonitta in panchina) ieri hanno dimostrato che al tavolo dei grandi d’Europa hanno diritto di sedersi ancora anche loro. Che Balaso sia uno dei tre liberi più forti al mondo credo che nessuno lo possa mettere in dubbio e soltanto il mito di Massimo Colaci potrebbe negargli la vetrina olimpica.
Infine quella che ci piace definire la strana coppia: Lorenzo Cortesia e Leandro Mosca. Due centrali così bravi, così giovani, così completi ce li hanno pochi, anzi forse non ce l’ha nessuno. Quello che non riusciamo a capire come questi due talenti di 20 anni o poco più non trovino ancora una squadra di vertice che punti su di loro. Ironia della pallavolo italiana degli anni 2020.
Abbiamo avuto la fortuna di veder nascere, crescere e dominare la generazione dei fenomeni. Senza voler essere irreverenti pensiamo che ieri si è vista la struttura portante dell’Italia che ci farà tornare a festeggiare titoli e medaglie.