Pallavolo Tokyo2020 – Max Colaci: “I pronostici della vigilia? Mi interessano poco l’Italia deve puntare al massimo”

Per pochi mesi rispetto al suo grande amico Osmany Juantorena è il più “vecchio” degli azzurri scelti da Chicco Blengini per affrontare le Olimpiadi di Tokyo 2020, ma l’entusiasmo e la convinzione sono quelli di sempre, che l’hanno portato a salire tutti i gradini della scala del grande volley sino ad arrivare all’argento di Rio e che ora a 36 anni compiuti da qualche mese dall’alto della sua esperienza gli regalano la chance di trasformare quella medaglia luccicante nell’oro olimpico. Ecco le sue parole all’indomani della convocazione per i Giochi
EMOZIONI DA RIVIVERE – “La soddisfazione per la convocazione, è banale dirlo, è tantissima. Ho voglia di rivivere le emozioni di Rio che, indipendentemente dalla medaglia, è stata una grande esperienza. Poi la soddisfazione è ancora maggiore perché sono passati 5 anni da Rio, ora ne ho 36, la concorrenza è tanta in Italia e non è facile far parte della spedizione olimpica. Per me era un obiettivo, ma anche una sfida. Lo è stata negli ultimi anni e lo è ancora oggi, voglio dimostrare che in campo ci sto bene. Una sfida con me stesso ed anche con gli altri, con chi dice che a 36 anni un giocatore è finito. Mi piaceva dare una risposta”.
DIFFICOLTA’ OLIMPICHE –
“La prima difficoltà sono gli avversari, che sono di alto livello come è normale ad un’Olimpiade. Poi si gioca ogni due giorni, alle volte anche ad orari complicati ed ai quali non si è abituati. È importante riuscire a recuperare ed avere una condizione fisica ottimale. Infine chiaramente c’è pressione, ma un atleta che fa le Olimpiadi sceglie anche di averla e non deve essere un problema. Certo, tutti sono lì pronti a giudicarti se sbagli una palla, ma fa parte del gioco e del nostro mondo”.
ITALIA DEVE PUNTARE AL MASSIMO – “Io ho sempre detto che una squadra come l’Italia deve puntare al massimo. In questi anni ci è mancato vincere un oro, alle volte ci siamo andati vicini, ma andarci vicini non basta. I pronostici della vigilia? Mi interessano poco. Le Olimpiadi, ancor più rispetto alle altre grandi manifestazioni, sono un torneo particolare dove ogni singola partita va preparata, affrontata e giocata con il piglio giusto, dove i più piccoli dettagli fanno la differenza. Di sicuro noi vogliamo tornare sul podio perché una medaglia olimpica è il top per qualsiasi atleta”.

Foto di Michele Benda