Pallavolo A1 femminile – La russa Yana Shcherban alla scoperta del volley di casa nostra

(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Dalla Russia all’Italia per la prima volta. Dalla metropoli moscovita ad un paese di qualche migliaio di abitanti. Questa la strada percorsa della russa Yana Shcherban che ha scelto la nuova realtà di Casalmaggiore per cimentarsi nel campionato italiano che va ad iniziare. Nata a Frunze, 32 anni, ha un passato nella nazionale del suo paese dove è stata un punto di riferimento importante qualche anno fa. Ha iniziato la carriera come centrale prima di diventare uno dei martelli ricettori più forti in Europa. Sempre in Russia dove a partire dal 2005, molto giovane, ha militato nel Balakovskaja e poi nell’Universitet -Vizit, nel Proton, nella Dinamo Krasnodar e dal 2014 nella Dinamo Mosca. Col club moscovita ha vinto tre campionati, una Coppa di Russia , una Supercoppa e una Challenge Cup. Così si presenta ai suoi nuovi tifosi “Ho iniziato a giocare quando avevo 8 anni e a 14 ero già tra i professionisti. Mia madre giocava a pallavolo ed è stata anche la mia allenatrice. Proprio lei mi ha portato su un campo di pallavolo e, dandomi i giusti input, mi ha spinto ad innamorarmi di questo sport e dato l’ispirazione per cercare di diventare una campionessa”. Abbiamo cercato di capire cosa interessa a Yana oltre al volley
“Sono una donna che ha tanti interessi. Ascolto e apprezzo generi musicali diversi, mi piacciono i film, leggere libri e andare a teatro. Mi interesso anche di economia e di politica. Ma la cosa che mi piace di più è viaggiare. Sono stata in 40 nazioni diverse… Lo sport è il mio lavoro e cerco sempre di dare sempre il massimo delle mie capacità lavorando duro e cercando di non mollare mai. Il campionato che cominciamo sarà un’esperienza molto interessante, nuovo per me, come il paese e la squadra. Mi aspetto di maturare personalmente e come giocatrice cercando di raggiungere gli obiettivi di squadra nel campionato più forte d’Europa e dal livello molto alto. Con Scandicci ci sarà da lottare il più possibile e sono convinta che lo faremo. Si respira in palestra una bella atmosfera e c’è lo spirito giusto per dare il meglio gara dopo gara. Ringrazio i tifosi e mi auguro che la stagione ci possa dare molte soddisfazioni”.
Yana parla anche degli allenatori che ha avuto e delle giocatrici che stima. “Ho lavorato con Selinger, Marichev, Kuzyutkin e Terzic, tutti grandi allenatori. Kuzyutkin mi ha cambiato di ruolo e mi ha aperto le porte della nazionale. Selinger mi ha fatto lavorare molto sulla difesa e Marichev, più in generale, sulla tecnica. La confidenza sul campo l’ho migliorata con Terzic che tira fuori le migliori qualità in ogni atleta. Le giocatrici che ammiro di più sono Jordan Larsson e Fe Garay dalle carriere molto lunghe e tanto talento, ma la mia giocatrice preferita è Francesca Piccinini che ho visto per la prima volta in Tv ai mondiali del 2002. E’ scoppiata la scintilla e mi sono innamorata di questo sport, giocavo con un palloncino e mi immaginavo di essere una di loro”. Ben arrivata in Italia…