Pallavolo CIM – Bruno: “Bisogna accettare le sconfitte, ma io non mi sono ancora abituato a farlo”

Serata pesante a Modena, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, che molti, Giani in testa, imputano anche troppo ad un efrrore arbitrale. Per il club emiliano dopo che a causa della brutta stagione passata non aveva preso parte alla SuperCoppa d’inizio stagione un obiettivo fallito. La lunga serie di vittorie tra campionato ed Europeo, seguite ad un inizio balbettante, sembra già dimenticata dopo le ultime due sconfitte dolorose, seguite ad altre prestazioni non esaltanti, come il 3-2 di Piacenza in campionato. Bruno, campione indiscusso, uno dei 4 super-campioni ingaggiati da Sartoretti in estate (gli altri sono Ngapeth, Leal e Nimir) ieri sera è intervenuto ad After Hours e come riporta il Resto del Carlino ed.Modena ha così fotografato la difficile situazione:
GRANDE BOTTA – “Per giocatori agonisti come noi, capaci di arrivare spesso in fondo, è una botta grande, ma non possiamo perdere fiducia in vista della partita con il Tours”
NON MI ABITUO ALLE SCONFITTE – “Nello sport bisogna accettare le sconfitte anche se alla mia età non mi sono ancora abituato così bene. Abbiamo già parlato in spogliatoio e non c’è tempo di lamentarsi anche se perdere con Piacenza ci toglie la possibilità di giocare per una coppa. Questo per giocatori agonisti come noi, abituati ad arrivare spesso in fondo, è una botta grande. Nella vita di un pallavolista è importante capire i momenti difficili ed essere resilienti proprio in queste situazioni. In vista della gara di ritorno con il Tours non possiamo perdere fiducia e concentrazione, ma dobbiamo anche capire cosa si può migliorare, in particolare ritrovare continuità nel gioco ed intensità soprattutto in difesa”.
LA PALLA CONTESTATA – “Non possiamo dire che quella palla ci ha fatto perdere perché non possiamo togliere i meriti a Piacenza — commenta Bruno —, ma se tanti giocatori si gettano sotto al seggiolone in quel modo, con tutta quell’adrenalina, vuol dire che qualcosa c’è che non va e gli arbitri dovrebbero capirlo. Ad ogni modo sappiamo quanto sia difficile il loro compito, ma in un momento come quello qualcosa è mancato”