Pallavolo Polonia – Una lunga lettera di addio di Michal Kubiak alla sua nazionale

E’ il giorno dell’addio alla sua amata maglia biancorossa di Michal Kubiak, il fuoriclasse polacco che tante pagine importantissime ha scritto nell’ultimo decennio nella storia della pallavolo mondiale. Per annunciarlo ha scelto di pubblicare sui suoi social un lungo messaggio accompagnato ad una foto davvero emblematica
“Il mio tempo nei colori bianco e rosso è giunto al termine. Ho preso la mia decisione tempo fa e oggi ho messo “i puntini sulla i”. Vorrei iniziare ringraziando. Innanzitutto la mia meravigliosa moglie, senza la quale tutto questo non funzionerebbe. Tesoro, grazie per esserti preso cura delle nostre meravigliose figlie e per aver aggiunto legna al fuoco, affinché rimanesse acceso durante i 300 giorni all’anno che ho passato lontano da casa. Per aver lasciato da parte i tuoi sogni e le tue ambizioni, solo per poter realizzare i miei. Sei la migliore. TI AMO PER SEMPRE.❤️
Ai miei genitori e a mio fratello per essere sempre stati accanto ai me, soprattutto in questi tempi difficili. Papà, grazie per tutte le lezioni che mi hai dato e il tempo che mi hai dedicato. Il tuo non sgattaiolare fuori, mi segue fino ad ora. Spero di essere diventato un uomo e che tu sia orgoglioso di me. Madre, tu per la grande quantità di amore che mi hai mostrato ogni volta che ne avevo bisogno. Per i preziosi consigli e per avermi aiutato a diventare adulto.
Bober, senza di te e la costante competizione con te, non avrei mai ottenuto tutto ciò che ho ottenuto. È grazie a te che il fuoco della vittoria arde in me fino ad oggi. Per il tuo supporto sempre e ovunque. Ti voglio bene
I MIEI DUE ANGELI, ANGELI E PERSONE. Nessuna medaglia e nessun trofeo possono eguagliare le emozioni che mi hanno accompagnato quando sono tornato a casa. La gioia con cui mi hai salutato ha compensato tutti i miei peggiori fallimenti. Finalmente papà sarà a casa😉
Ai miei colleghi e amici della nazionale. Ragazzi, è stato un onore essere il vostro capitano per 8 anni. So di non essere stato perfetto, ma ho sempre cercato di fare del mio meglio per vincere. SEMPRE. Vi auguro di raggiungere finalmente la vetta olimpica e quando ci sarete, e ci sarete di sicuro, menzionate il vostro vecchio amico e il sogno che non potrò mai realizzarsi. Io credo in voi, Parigi è vostra.
Ai tifosi dico sete I migliori fan del mondo. Non dimenticherò certi momenti al Narodowy, allo Spodek e in molti altri palazzetti per il resto della mia vita. Siete stati voi che mi avet motivato ad alzarmi ogni mattina e dare il massimo.
Sono felice che quando sono ssceo in campo ho potuto “cantare” Mazurka Dąbrowski (l’inno nazionale polacco ndr) per 12 anni e darti motivo per essere felice. Se, grazie a quanto ho mostrato in campo, riuscissi ad ispirare almeno una persona, mi sentirei realizzato.
Grazie ai miei tanti allenatori, al personale medico, Jaś, Tomal e Paweł, per tutte quelle ore dedicate alla cura del corpo e dell’anima. Ai responsabili delle risorse umane. Persone da tutto il mondo. L’ex presidente di PZPS, Jacek Kasprzyk.A  Polsat Television, è grazie a lei che la pallavolo in Polonia è diventata uno sport nazionale che avvicina così tante persone. Agli Organizzatori di eventi in Polonia da cui tutti nel mondo hanno imparato. I media per “tollerare” i miei stati d’animo peggiori.
La nazionale mi ha aperto molte porte. Ho viaggiato quasi in tutto il mondo, incontrato molte persone meravigliose e stimolanti, ho molti ricordi che rimarranno con me per sempre. Per questi ricordi, una persona sarebbe tagliata in modo da poterli rivivere.
Anche se la mia carriera in nazionale è giunta al termine, giocherò ancora un po’. Quindi non dirò addio per sempre, ci sarà tempo per quello. Forse potrò tornare a giocare in Polonia e salutarvi personalmente.
Ci vediamo in campo
Grazie, il vostro Capitano
Kubi

 

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