Pallavolo A2 maschile – Vibo Valentia ha rinnovato con Davide Candellaro

Dopo i primi annunci di mercato in casa Tonno Callipo Vibo Valentia, ecco arrivare il primo rinnovo: è quello di Davide Candellaro, che vestirà la casacca giallorossa per la seconda stagione consecutiva.
Il centrale 33 anni compiuti cresciuto nei settori giovanili di Trebaseleghe e Treviso, si è affermato come un giocatore particolarmente duttile e predisposto nei fondamentali di prima linea (attacco e muro), oltre a risultare efficace al servizio. Una curiosità è legata al suo debutto nel mondo del volley all’età di 17 anni, invogliato dall’amico Enrico Peron. In precedenza, praticava calcio e nuoto.
Davide Candellaro ha un passato in azzurro con cui ha collezionato 50 presenze prendendo parte ai Mondiali 2018, alla VNL, agli Europei e alla Coppa del Mondo in Giappone nel 2019.
Il posto tre veneto dimostra grande convinzione e soddisfazione per essere l’anello di congiunzione tra la vecchia e la nuova squadra vibonese: “Ho scelto di rimanere perché la Società si è comportata bene con me. Mi sembrava giusto e doveroso, dopo tutto quello che si è passato la scorsa stagione, rimettermi in gioco per questi colori. Sono contento di essere rimasto”.
Una nuova avventura, dunque, con un nuovo gruppo, con la consapevolezza che il torneo di A2 è pieno di ostacoli insidiosi: “Negli ultimi anni il divario tra Superlega e A2 si è assottigliato molto. Adesso le squadre ad ogni partita riservano delle sorprese e questo è sinonimo di difficoltà, ma dobbiamo essere abbastanza bravi ad avere il giusto approccio in ogni partita già dal riscaldamento pre-partita”.
Un vantaggio non indifferente per i giallorossi che potrebbero capitalizzare in zona tre è la conoscenza tra Candellaro e Tondo, già compagni di reparto a Piacenza nella stagione 2020-2021: “I benefici sono tanti. Siamo amici innanzitutto. Entrambi abbiamo fatto l’A2, entrambi veniamo dalla Superlega, abbiamo l’esperienza che è l’arma in più. Essere abituati ad alcuni aspetti del gioco ci darà maggiori chance rispetto ad altri”.
Con un gruppo completamente nuovo, il 33enne centrale patavino avrà una responsabilità importante per guidare i suoi compagni di squadra ad ambientarsi: “Non sono mai stati a Vibo ma la maggior parte di loro ci hanno giocato contro, quindi sanno dove andranno a stare e hanno già respirato l’ambiente da vicino. Farò da Cicerone se ce ne sarà bisogno”.