Dalla battuta più veloce al set più lungo: ecco i record registrati sui campi da volley

Lo sport è fatto di vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, ma anche di dati statistici e record da battere, che a prescindere dal risultato finale del singolo match possono entrare nella storia e rimanerci per anni. Vediamo in questo articolo quali sono alcuni dei record più importanti e curiosi registrati sui campi da volley.

Il volley tra gli sport più amati
La pallavolo è senza dubbio uno degli sport più amati a livello mondiale, tanto da attirare l’attenzione di migliaia di appassionati soprattutto in occasione degli eventi più importanti. Solo in Italia, per esempio, come riporta una ricerca firmata Nielsen Sports, le gesta dei campioni di volley vengono seguite dal 37% della popolazione, collocando questo sport subito dopo calcio, motori e tennis, con una particolare predilezione da parte dei giovani.
A differenza di ciò che accade per altri sport come il calcio, poi, per la pallavolo è molto meno netta la disparità tra campionati maschili e femminili, che presentano anzi percentuali pressoché identiche nei dati che riguardano gli eventi seguiti (48% per Superlega e Serie A1 femminile, mentre per Europei maschili e femminili rispettivamente 54% e 52%), a dimostrazione di come questo movimento coinvolga indistintamente gli appassionati di sport.

I migliori record nel volley: la battuta più veloce
La battuta è uno dei fondamentali del volley, quotidianamente allenato per far sì che durante i match il servizio possa essere sempre più efficace e mettere in mostra le qualità del singolo. Proprio sulla battuta, che come in altri sport dinamici e giochi da tavolo come il poker richiede una grande preparazione, vi sono campioni che hanno costruito gran parte della loro fama, combinando in questo gesto tecnico potenza, velocità e, perché no, eleganza.

Considerando che i battitori più potenti possono imprimere alla palla anche una velocità superiore ai 100 km/h, negli anni la misurazione di questo valore è diventata sempre più precisa e utilizzata per stabilire di chi fosse il record per il servizio più veloce. Il record assoluto spetta finora a Wilfredo Leon, che nella Superlega maschile del 2020 ha permesso al pallone di raggiungere i 138 km/h, mentre per quanto riguarda le Olimpiadi, il più alto valore di sempre è quello che vede la firma di Ivan Zaytsev, con i suoi 127 km/h raggiunti nel match contro l’Iran nel 2016.

La schiacciata record di Paola Egonu
Se nella battuta la potenza è uno degli elementi più importanti, altrettanto si può dire della schiacciata, la strategia di attacco in cui i giocatori più forti riescono a combinare forza e precisione per ottenere il punto. Se cerchiamo il record di velocità di schiacciata, troviamo in vetta un’altra eccellenza del volley italiano, ossia Paola Egonu, la campionessa 23enne che nello scorso mese di luglio ha stracciato il precedente record di Tijana Boskovic facendo toccare alla palla i 112,7 km orari durante il primo set della finale di Nations League con il Brasile.
Per la cronaca, la competizione si è conclusa non solo con la vittoria finale delle azzurre ma anche con Egonu che ha portato a casa i premi come Mvp e miglior opposta dell’intera competizione.

Il set più lungo mai visto in Italia
Non solo tecnica e potenza, i record possono infatti riguardare anche altri aspetti come la durata e il punteggio finale. Poco più di 20 anni fa, il 13 gennaio 2002, nel nostro Paese si è vista una delle battaglie pallavolistiche più lunghe e combattute di sempre, ossia quella tra Noicom Brebanca Cuneo e Sisley Treviso, capaci di far durare un set ben 2 ore e 12 minuti fino alla vittoria al tie break per la squadra piemontese.

Lo scarto di punti più ampio in un set
Piuttosto recente è un altro record, che riguarda il maggiore scarto di punti mai registrato in un set di pallavolo. Protagonista del risultato negativo è la nazionale femminile delle isole Saint Martin, che in una partita della fase a gironi dei Campionati nordamericani Under18 2016, ha subito non solo un netto (ma atteso) 3-0 dal Messico, ma anche un pesantissimo passivo nei singoli set, di cui un 25-1 finito nella storia come il maggior scarto di punti in un set che difficilmente potrà essere battuto all’interno di un match giocato.