Pallavolo FIVBWomensWCH – C’è un’altra Italia fatta in casa

(Carlo Lisi per Corriere dello Sport) Se la grande scuola federale del Club Italia, che ormai da tantissimi anni lavora e “svezza” talenti dal Centro Pavesi di Milano, ha regalato 4 delle protagoniste dell’esordio azzurro con il Camerun (Chirichella, Danesi, Egonu ed Orro), un’altra “Italia fatta in casa” sedeva in panchina pronta a dare il suo apporto all’avventura mondiale della squadra tricolore di Davide Mazzanti. E tra le sette azzurre c’erano altre cinque atlete, che con la maglia della squadra federale hanno fatto conoscenza con il grande volley di club, prima di spiccare il volo verso formazioni di primissimo piano, con cui sono state, sono e saranno protagoniste nella corsa al prossimo scudetto, anche nella serie Serie A1, che s’inizierà dopo la rassegna iridata.
Ofelia Malinov o Elena Pietrini, ma anche Marina Lubian, Sylvia Nwakalor e Sara Bonifacio non posso essere considerate delle riserve. Le prime quattro sono salite sul secondo gradino del podio a Tokyo nel Mondiale 2018; tutte (tranne Lubian) hanno vinto l’Europeo 2021 a Belgrado e insieme due mesi or sono hanno trionfato nella Nations League, facendo sapere a tutte le avversarie che l’Italia ha le carte in regola per lottare per il massimo traguardo.
Ofelia Malinov (classe 1996) alzatrice e vicecapitana. Divide il ruolo di regista con Alessia Orro. Oggi la titolare sembra essere la palleggiatrice sarda, ma come è accaduto in tutte le grandi manifestazioni affrontate dall’Italia targata Davide Mazzanti, le gerarchie possono cambiare secondo le esigenze tecnico- tattiche. “Lia” doppia figlia d’arte, dal 2018 gioca nella Savino del Bene Scandicci e questo anno avrà l’occasione di inseguire il tricolore rifornendo palloni alla grande Zhu Ting.
Sempre a Scandicci ha giocato e giocherà Elena Pietrini (classe 2000) martello nato ad Imola, ma cresciuta a Livorno. Campionessa Mondiale U18 nel 2017, fisico da Top Model ha vissuto una estate azzurra non facile, ma ormai è pienamente recuperata, come ha sottolineato il ct italiano alla vigilia della partenza per l’Olanda. Si alternerà in campo con Sylla e Bosetti.
Alla Savino del Bene ha giocato anche Marina Lubian (classe 2000) centrale di Moncalieri, con la maglia azzurra ha vinto due titoli Mondiali U18 (nel 2015 e nel 2017), nella prossima stagione sarà uno dei punti di forza della rinnovata Imoco Conegliano del post Paola Egonu. Dotata di un grosso istinto a muro, spesso utilizzata al servizio dai 9 metri, nei finali di set e di partita.
Sylvia Nwakalor (classe 1999), ha il difficile ruolo di essere la vice Egonu. Per lei occasioni di scendere in campo non saranno molte, probabilmente tutte concentrate nella prima parte della manifestazione Mondiale. Ma nonostante non sia un gigante, l’opposto de Il Bisonte Firenze, ha fatto vedere nella Nations League che a dispetto dei suoi 177cm, è in grado di superare qualsiasi muro.
Sara Bonifacio è una centrale classe 1996, che nel corso del torneo giocherà la sua centesima partita in maglia azzurra. Da un paio di stagioni è tornata all’Igor Novara, dove ha già vinto tanto sia in Italia, che in Europa. Braccio veloce in attacco, battuta insidiosa e muro importante. Instagram è la sua grande passione.
Insomma cinque talenti di questa Italia fatta in casa, affinata tra le mura del Centro Pavesi, la sede del Club Italia. Loro più la qualità dell’altro martello Alessia Gennari e la bravura in difesa di Eleonora Fersino, fanno dormire sonni tranquilli a Davide Mazzanti.