Pallavolo A1 femminile – Alessia Mazzaro: “Vogliamo riscattare quella che non è stata la nostra migliore performance”

È arrivato il primo stop stagionale per la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, che nel turno infrasettimanale ha dovuto cedere a Conegliano la testa della classifica. Una sconfitta che prima o poi sarebbe dovuta arrivare, ma utile per testare le ambizioni della squadra di coach Bregoli e le capacità di reazione di una delle migliori formazioni del mese di ottobre. Al PalaFenera arriverà peraltro una squadra che ha ritrovato la sua forma, Il Bisonte Firenze, reduce da due convincenti 3-0 contro le neopromosse Pinerolo e Macerata. Un incontro che metterà di fronte due tra i reparti centrali che più hanno impressionato fin qui: Mazzaro-Weitzel per le collinari, l’ex Alhassan e Sylves per le bisontine.
Proprio la centrale italiana delle piemontesi dichiara: “Più della sconfitta contro Conegliano, quel che più ci dispiace è non essere riuscite a esprimere un gioco solido e compatto come avevamo fatto nelle giornate precedenti. Abbiamo iniziato un po’ più incerte del solito, rischiare è diventato difficile, e contro una squadra così forte non ci si può permettere di non rischiare qualcosa perché non è facile fare punto. Ci dà carica giocare in casa la partita con Firenze, è molto importante per i punti e per la classifica, ma soprattutto per riscattare quella che non è stata la nostra migliore performance”.
Risponde coach Bellano: “Quella contro Chieri è una partita bella da giocare, perchè affrontiamo una delle migliori realtà del nostro campionato. È una squadra che ha un sestetto di grande spessore, e in più ha diverse soluzioni alternative a cui può attingere durante la gara. Andiamo a Chieri con curiosità e con una bella carica, perché sono sicuro che potrà venir fuori una partita bella, su un campo anche da un punto di vista ambientale non semplice: il PalaFenera è sempre stato molto caldo, quindi giocarci è sempre divertente e interessante. Credo che i presupposti per vivere una grande serata ci siano tutti”.

Foto di Giovanni Manavella