Pallavolo SuperLega – Nikola Gribc: la sua Perugia e quella di oggi

Nikola Grbic nello scorso fine settimana era a Perugia, l’occasione buona per intervistarlo sulla sua ex-squadra per Carlo Forciniti del Corriere dell’Umbria. L’attuale ct della Polonia vice campione del mondo ha parlato a lungo e nel particolare della Sir Safety Perugia che sta dominando la SuperLega. Ecco alcune delle sue risposte
PERUGIA – “E’ una squadra molto forte. Mi fa piacere constatare che i giocatori che abbiamo scelto di prendere, e quelli cui abbiamo deciso di prolungare il contratto, stanno rendendo bene. Oleh, Russo, Semeniuk, Flavio stanno facendo una grande stagione. Questo bel momento è dato anche da altre cose…”
CAMPIONATO INDEBOLITO – “La salute. Basti solo pensare che il Covid non incide più come prima. Inoltre, sono stati diversi i problemi fisici che ora non ci sono e spero non ci saranno in futuro, così Perugia potrà essere competitiva fino in fondo. C’è poi un altro aspetto da considerare… Il campionato si è indebolito. La Sir sta giocando davvero molto bene, ma Modena e Civitanova non sono le stesse della scorsa stagione. L’unica squadra che è rimasta lì è Trento che ha comunque perso parecchie partite”.
DOMINIO – “Non mi sorprende questo andazzo dato che erano competitivi già quando c’ero io. Poi è chiaro che il fatto che abbiano sempre e solo vinto, un po’ sorprende”.
ANASTASI – “Senza nulla togliere ad Andrea, un amico ed un allenatore esperto, ci sono tante cose che incidono. Ad esempio, Plotnytskyi la scorsa stagione non era quello di adesso. Era comprensibilmente devastato dalla guerra in Ucraina. Dire che lo scorso anno non si andava così bene come ora perché cambiavo poco, e dire ora che va bene tutto solo perché si cambia spesso, credo sia esagerato. Per due mesi e mezzo ho avuto a disposizione solamente due centrali e non è stato facile. Le difficoltà legate agli infortuni, ai contrattempi fisici, non sono mancate”.
PANCHINA DA PLAYOFF – “Alla fine di ogni allenamento, ci si fermava con tutto lo staff e con Cisko Recine a discutere di tutti gli aspetti. Nessuno mi ha mai suggerito che avrei dovuto cambiare di più gli interpreti. Abbiamo fatto di tutto per giocare con la formazione migliore che avevamo in quel determinato momento. La squadra quest’anno è più forte, soprattutto al centro. Dominare come ha fatto contro Piacenza senza Leon, la dice lunga. La panchina della Sir farebbe i play off”.
LEON – “Fino alla fine del girone di ritorno ha fatto un campionato da incorniciare. Poi ci si è messo di mezzo l’infortunio. In questa annata ha più possibilità di rifiatare. Sta giocando benissimo e salirà ulteriormente di livello. A proposito di singoli preciso anche un’altra cosa”.
GIANNELLI – “Ora come ora è il più forte giocatore del mondo. L’anno scorso ha dovuto ambientarsi visto che cambiava squadra per la prima volta. Quest’anno va con il pilota automatico”.
SEMENIUK – “Anche lui ha bisogno di ambientarsi. Ed è normale. Ancora non è al massimo delle sue potenzialità. Deve imparare la lingua. Nella prima trasferta italiana a Siena era talmente preso che gli sembrava di giocare una finale olimpica”.
RYCHLICKI E HERRERA – “Avere due opposti intercambiabili rappresenta un valore aggiunto”.
BEN TARA – “Premetto che non conosco le mosse di mercato di Perugia. Salta tanto, fisicamente è un giocatore molto interessante”.
NON HO RIMPIANTI – “Sono venuto a Perugia per vincere e mi sarebbe piaciuto continuare con i bianconeri. Abbiamo portato a casa una Coppa Italia. Poi la stagione è andata come è andata ma non ho rimpianti. Venire a Perugia è stata la scelta giusta, così come prendere la decisione di diventare Ct della Polonia”