Pallavolo SuperLega – Giannelli: “La pressione su Perugia c’è a prescindere dalle vittorie, è una questione di mentalità”

Quando Simone Giannelli ritorna a giocare a Trento i riflettori su di lui sono forti. Intervistato da Marco Vigarani per il Corriere del Trentino ha raccontato le sue sensazioni nel ruolo di leader dell’imbattibile Perugia, che domenica rischia il suo record contro quell’Itas che molti indicano come la più competita delle sue rivale. Eccone alcuni passaggi
SENTIMENTI NON CAMBIANO – “Ritorno a Trento con la gioia di disputare una gran bella partita e ritrovare tanti amici. Sono orgoglioso di giocare per Perugia, il tempo passa ma i miei sentimenti per Trento non cambiano. È il luogo in cui sono nato e cresciuto sportivamente. Non vedo l’ora di vivere quella che sarà sicuramente una grande sfida”.
AVVERSARIO NON NEMICO – “Ritrovarsi è sempre divertente ma anche difficile perché siamo tutti campioni del Mondo. Durante l’anno continuiamo a sentirci, spesso però per parlare di vita e non per forza di pallavolo”.
CAMPIONE INFINITO – “Matey Kaziyski è uno dei giocatori più forti della storia di questo sport, un campione infinito che nelle partite importanti è capace di esaltarsi sfoderando prestazioni pazzesche”.
CONTINUIAMO A LAVORARE – “Giochiamo bene e riusciamo a tenere sempre alto il livello grazie a una rosa lunga e competitiva. Il nostro standard di rendimento non cala mai e questa è la nostra fortuna ma vi assicuro che in settimana continuiamo a lavorare sodo”.
MARGINE DI MIGLIORAMENTO – “Mi conoscete bene, sono sincero. Pensiamo che ci siano ulteriori margini di miglioramento e in allenamento ci sbattiamo parecchio per fare un salto di qualità. In questo campionato vincere non è mai scontato e lo abbiamo visto anche nell’ultimo match contro Piacenza”.
LA PRESSIONE – “La pressione su Perugia c’è a prescindere dalle vittorie, è una questione di mentalità. Personalmente però dopo ogni gara resetto e riparto. Sono abituato a non esaltarmi per una vittoria e a non deprimermi quando perdo ma avverto pressione anche quando gioco una partita a carte. Ho sempre amato le sfide”.
NIENTE STUPORE – “In realtà Trento non mi ha stupito perché aveva tanti reduci dalla vittoria dell’Europeo, due fra i centrali più forti al mondo e una leggenda vivente come Kaziyski. Quest’anno penso che stiano facendo ancora meglio, sfruttando l’esperienza accumulata nella passata stagione. Le gare contro i gialloblù sono molto impegnative anche sul piano psicologico”.
GARA IMPORTANTE – “Credo che sarà una gara molto importante, in grado di offrire spunti preziosi a entrambe le squadre anche in vista della Final Four di Coppa Italia. Non conosco cosa succede a Trento ma sono sicuro che in questi giorni noi stiamo lavorando duramente per essere pronti. Nessuno è invincibile e anche Perugia ha dei punti deboli”.