Pallavolo Champions M – Pubblico da record a Berlino per vedere Giannelli e compagni

(Giovanni Armanini per iVolleymagazine.it) Ci sarà un pubblico record domani sera alla Max Schmeling Halle di Berlino per la sfida di Champions League tra Br Volleys e Sir Perugia: con tutta probabilità sarà la partita più vista di questa edizione del torneo fino a questo punto.
La società di casa ha annunciato l’apertura del terzo lato del livello superiore dell’arena, il che significa che saranno presenti oltre 7 mila persone, a fronte di una capacità massima di 8.200 per le partite di pallavolo: probabile il tutto esaurito.
Perugia prenderà confidenza con l’impianto questa sera. Il programma prevede un’oretta di pesi alla mattina e la rifinitura alla sera. Si gioca domani alle 19.30 e l’atmosfera sarà incandescente: “Ma noi siamo abituati – ha commentato Andrea Anastasi arrivato con la squadra a Berlino lunedí sera – perché in trasferta vengono sempre in tanti a vederci, a Milano erano in 9 mila, Modena era strapieno: siamo abituati a queste atmosfere e siamo pronti”.
“Sarà una atmosfera calda, come piace a noi” ha commentato prima della partita Simone Giannelli: “Avevo giocato qui quando c’era il covid, ma era chiuso. Ora loro avranno questo vantaggio perché sono certo che la gente li spingerà tantissimo”.
Con una media di 4700 spettatori l’arena berlinese ha fatto registrare quest’anno le migliori affluenze del torneo, la più alta delle quali nell’ultima sfida contro l’Halkbank Ankara a 5.363 persone presenti. Ma stavolta si andrà decisamente oltre.
C’é una differenza culturale tra l’Italia e la Germania. Da noi in generale a volte si tende ad abbandonare nel momento della difficoltà, a volte si eccede, non solo nello sport. E in generale la nostra fedeltà all’evento sportivo – non solo nel volley – denota minore interesse per la singola partita che in Germania.
“In Italia siamo un po’ caproni da questo punto di vista – dice Giannelli -, mi ci metto anche io, siamo troppo legati a come va a finire alla fine, ma dovremmo pensare ad andare oltre al risultato. In altri stati si guarda all’evento, all’organizzazione, é importante anche quello che si vuole creare”.

Foto di Michele Benda