Pallavolo A1 femminile – Dopo gara burrascoso in casa Novara: battibecco pubblico tra il patron Leonardi e Karakurt

(Attilio Mercalli per iVolleymagazine.it) La dura legge dell’Imoco Conegliano si è abbattuta per quinta volta in stagione sulla testa di una Igor Novara, riportata sulla terra con il netto 3 a 0 di gara 1 di semifinale. Troppa Imoco per la squadra novarese che probabilmente ha esaurito quel nervosismo, tramutato in forza agonistica che le aveva permesso di eliminare Chieri nei quarti, conseguente a ciò che aveva dovuto subire moralmente nella più dura settimana della sua storia. La squadra novarese al PalaVerde di Villorba però era arrivata piena di bei propositi ma purtroppo si è tornati a vedere quella squadra insicura, pasticciona e fallosa della stagione regolare confermata da numeri statistici impresentabili e da far impallidire, sia di squadra che singoli. Conegliano si è confermata, e non poteva essere altrimenti, formazione solida e regolare, con tante soluzioni tecnico tattiche e alternative, che ha impedito alle azzurre di fare gioco, dominando il lungo ed in largo per lunghi tratti nei primi due set, concedendo qualche spazio d’azione solo quando sicura di essersi instradata in quel che voleva ottenere. Qualche cosa di diverso Novara l’ha fatto solo intuire nel terzo, rimontando un passivo e arrivando addirittura ad un soffio dal vincere la frazione (vantaggio 24-22) e riaprire il match, ma qui poi non è stata capace di sfruttare la doppia possibilità concessa dalle avversarie, si è dovuta arrendere.
Il campo ha dato il primo responso ma il dopo gara è stato altrettanto burrascoso e poco edificante in casa novarese perché, per il comprensibile disappunto per come è maturata la sconfitta, il patron Fabio Leonardi, presente a Villorba con tutto il “Gotha” dirigenziale, non le ha mandate a dire, battibeccando pubblicamente davanti a molti addetti ai lavori nei corridoi dell’impianto trevigiano con Ebrar Karakurt, con la quale c’è stata una dura discussione relativamente allo scarso rendimento ed attaccamento alla maglia dimostrato in gara con tanto di replica piccata della giocatrice turca. Una situazione non nuova visto che, seppur tra le quattro mura del PalaIgor, l’opposta di Novara era già stata al centro di una controversia non uguale ma molto simile con la società nella settimana prima del match esterno di Bergamo (Karakurt aveva annunciato da poco che avrebbe lasciato Novara per Kalinigrad ndr) e dove, per punizione, di conseguenza non era partita nel sestetto titolare di quel match. Tutto ciò non è certo di buon auspicio in vista di gara 2 dove la squadra novarese avrà l’ultima possibilità per allungare la serie.

Foto Filippo Rubin_Lvf