Pallavolo Storie – Terry Enweonwu racconta le sue sensazioni al rientro in campo dopo 500 giorni

Dopo oltre 500 giorni di assenza per curare il grave infortunio subito in maglia azzurra Terry Enweonwu è tornata a giocare in serie A1, lo ha fatto la scorsa settimana nella gara tra Trento e Cuneo (il suo nuovo club). Intervistata da Vittorio Rotolo per la Gazzetta di Parma ha raccontato le sensazioni che ha provato tornando ad essere una giocatrice a tutti gli effetti e parlato del presente e del futuro.
IL RIENTRO – Rientrare dopo così tanto tempo non era semplice” ha sottolineato Terry, classe 2000, che con la maglia azzurra delle giovanili ha vinto anche un Mondiale U18, “A Trento – riprende Enweonwu – è stato come vivere un nuovo debutto in serie A, un ritorno alle origini: un po’ come ritrovare in un cassetto qualcosa che credevi perduto. Al primo punto, mi sono detta: “Beh Terry, sei ancora capace…”
RIENTRO ALLA SETTIMA – “Era tutto programmato, non bisogna bruciare le tappe. Questo rappresenta solo il primo step di un percorso che non si è ancora concluso e che dovrà condurmi al completo recupero. Intanto sono contenta di essere tornata a vivere il clima partita, di aver ricominciato a sentire le sensazioni generate dal campo. L’obiettivo è ritrovare quella continuità che mi permetta di giocare una partita intera. È dura sul piano fisico, ma direi soprattutto dal punto vista mentale: ci sono giorni dove va tutto bene e altri dove sei un po’ giù. E a quel punto credi di non riuscire a fare passi in avanti. Solo brutti pensieri che tendo a scacciare via. Cosa mi ha detto coach Bellano, dopo la partita? Abbiamo parlato. L’ho già avuto in passato come allenatore, mi conosce meglio di chiunque altro. Era molto soddisfatto dei progressi che sto facendo. E io altrettanto”
DIMENSIONE CUNEO – “È una città molto bella: ha tutto ciò che in questo momento mi serve. La società sta costruendo un progetto importante, sa trasmettere serenità. E questo è fondamentale per un gruppo giovane come il nostro. Cuneo la scelta migliore che potessi fare per ripartire”.
L’AZZURRO E VELASCO – ”Credo che, in questa fase così complessa per la nostra Nazionale, Velasco sia l’allenatore più indicato per occupare il ruolo di commissario tecnico. Lui crede molto nelle giovani…” – poi aggiunge Terry parlando di sé stessa – “Resilienza e determinazione non mi mancano. E so che queste sono qualità che Velasco apprezza. Ma, come ho già detto più volte, per poter sperare di rientrare nel giro azzurro devo prima lavorare sodo per ritrovare la migliore condizione possibile”.