Pallavolo Storie – Mattia Boninfante: la leggerezza e la determinazione di chi è campione nel DNA

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Con la leggerezza di chi ha fiducia nei propri mezzi e la determinazione del campione insita nel proprio DNA, Mattia Boninfante ha scalato rapidamente i vari step che lo porteranno la prossima stagione a vestire i colori di Civitanova con un ruolo di primo piano. In mezzo c’è un’estate in maglia azzurra, con l’Europeo under 22 che fa gola, per chi come il figlio di Dante medaglia olimpica a Londra 2012, con la maglia azzurra delle giovanili ha già vinto 4 ori continentali e un argento iridato.

IL GRUPPO AZZURRO – “Nei vari ritiri con la nazionale ho vissuto tanti momenti belli – racconta dalla località trentina il palleggiatore – Penso alle giornate vissute a Cervia nel 2022 dove in gruppo ci siamo divertiti molto, in quella che è stata l’estate più lunga vissuta in azzurro. Anche qui a Cavalese il clima è sereno, a differenza della Superlega qui abbiamo tutti un’età simile e con molti ragazzi ho condiviso quest’esperienza da diversi anni. La competizione tra di noi ovviamente c’è, ma essendo agli inizi, stiamo tutti prendendo ritmo di gioco per affinare l’intesa con i compagni, visto che non stiamo in campo insieme da un anno”.

AMICI – Del gruppo vincitore degli Europei under 20 del 2022, Bovolenta (nella scorsa estate) e Porro (in questi giorni con la VNL) hanno fatto il loro esordio nel gruppo seniores: ”Sono molto felice per loro, prima di essere compagni di squadra sono grandi amici. Con Bovolenta ci conosciamo sin da piccoli e con il tempo si è creato un rapporto speciale. Con Luca (Porro ndr) abbiamo giocato in nazionale insieme per cinque anni, nel biennio a Prata abbiamo condiviso tutto. Affrontare le competizioni più prestigiose nelle nazionali giovanili ti permette di assaggiare i tornei dei grandi. Devo migliorare ancora su tanti aspetti per arrivare a quel livello, ma so che la chiamata nella nazionale maggiore passerà solo tramite il lavoro”.

CIVITANOVA – ”Non ci penso ancora visto che il campionato è ancora lontano. Vestire la maglia della Lube è un onore e anche una responsabilità. Mi è piaciuto molto il progetto che la squadra ha avviato, con l’inserimento di altri giovani che ho avuto già modo di conoscere. Sono sicuro saremo in grado di toglierci le nostre soddisfazioni. Sono felicissimo di poter incontrare mio padre (Dante, neo coach di Taranto ndr) in campionato. In famiglia ogni tanto scherziamo su chi vincerà. Sicuramente sarà una sfida difficile perché mi ha allenato per due anni e mi conosce, ma sarà senza dubbio emozionante”.

CRESCITA – ”A Modena ho imparato tantissimo, in un gruppo giovane che aveva la possibilità di confrontarsi con dei campioni come Juantorena, Stankovic e Bruno. Sono tutte e tre persone eccezionali che hanno aiutato molto. Al mio arrivo mi hanno subito accolto e trasmesso la loro vicinanza. In particolar modo stare con Bruno, che condivide il mio ruolo, mi ha fatto capire come poter aiutare i compagni e come stare in un gruppo come questo.

Ora con l’under 22 provo ad essere un punto di riferimento, per poter dare una mano al gruppo, anche se non è facile in queste competizioni perché il livello è alto. L’esperienza fatta in questo genere di tornei spero possa essere di aiuto per approcciare al meglio queste partite”.