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Pallavolo FIVBMensWCH – Iran, rimonta da brividi: 6 match point annullati alle Filippine

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) L’Iran ha vissuto un finale da cardiopalma nel match decisivo contro le Filippine, valido per l’accesso agli ottavi di finale dei Mondiali di pallavolo maschile 2025. A Pasay City, davanti a un pubblico di casa gremito e pronto a festeggiare, la nazionale asiatica ha annullato ben sei match point agli avversari prima di imporsi al tie-break, guadagnando il secondo posto nel girone A e la sfida agli ottavi contro la vincente del gruppo H (Serbia o Repubblica Ceca).

Il confronto, un’autentica battaglia di cinque set, ha visto le Filippine dominare primo e terzo parziale, portandosi due volte avanti nel punteggio complessivo. Ma l’Iran, più esperto e meglio piazzato nel ranking, ha reagito in entrambe le occasioni, trascinando la sfida al quinto set. Qui i padroni di casa hanno rimontato dal 6-10 fino a conquistare il primo match point. Poi altri cinque. E quando sul 20-18 il pubblico aveva già iniziato a festeggiare, la richiesta di videocheck per un tocco a rete ha ribaltato la sentenza, riaprendo il gioco. Forte del vantaggio psicologico, l’Iran ha completato l’opera chiudendo 3-2 (21-25, 25-21, 17-25, 25-23, 22-20) con un muro imperioso del centrale ventiduenne Yousef Kazemi Poshtpari.

Le statistiche raccontano l’equilibrio del confronto: 63 attacchi vincenti per l’Iran contro i 62 delle Filippine, 6 ace contro 5. Tre giocatori hanno chiuso con 22 punti a testa: il martello ventunenne Poriya Khanzadeh (19 in attacco con il 66% di efficacia più 3 ace), l’opposto Ali Hajipour (19 punti offensivi, 53% di efficienza, 3 muri vincenti) e il capitano filippino Bryan Bagunas (18 punti in attacco con il 60%, 3 muri e 1 ace). Da segnalare anche i 21 punti dell’opposto Leo Ordiales (19 in attacco, 66%), i 15 di Marck Espejo e i 10 del centrale Kim Malabunga.

Al termine del match, il ct dell’Iran Roberto Piazza ha dichiarato: “Quando giochi con la paura diventa tutto complicato, perché non riesci ad analizzare la situazione. È quello che è successo nel terzo e in parte del quarto set, e anche nel tie-break, quando abbiamo perso palloni facili proprio per timore di giocare. Siamo un gruppo rinnovato, con poca esperienza, ma questo non può essere un alibi. La vittoria resta l’unico vero aspetto positivo, perché so che finora non abbiamo espresso il nostro reale livello”.

Per le Filippine, l’epilogo è stato carico di emozione e lacrime: un sogno mondiale interrotto a un passo dalla gloria, con il pubblico di Pasay a lungo cullato dall’illusione di un’impresa storica