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Pallavolo SL – Ospite di After Hours, “D’Artagnan” Rok Mozic parla dei “3 Moschettieri” della sua Verona capolista

Tra i protagonisti della puntata di ieri sera di “After Hours – La SuperLega di notte”, il talk show di Andrea Zorzi e Andrea Brogioni da questa stagione trasmesso da DAZN, non poteva mancare lo sloveno Rok Mozic, il capitano della Rana Verona capolista, che sotto la guida tecnica di Fabio Soli sta rispettando le attese annunciate con un nuovo roboante mercato estivo.

Rok, quell’espressione da simpatico birbante, degna di un D’Artagnan del volley ha esordito parlando del 3-1 rifilato ai campioni d’Italia in carica dell’Itas Trentino: “Abbiamo fatto una bella partita contro Trento. Siamo molto contenti e sì, siamo in testa, ma è ancora lunga. Noi vogliamo imparare tante cose per stare nelle prime tre-quattro: è il nostro obiettivo, ma non sarà facile perché il livello è altissimo, tutte le squadre in SuperLega possono darti problemi e noi dobbiamo pensare partita per partita”.

Nella città dell’Arena c’è grande attesa ed attenzione per i gialloblù, come dimostra il pienone di ieri, per il così detto Derby dell’Adige: “Con Trento è stato bellissimo. Da quando sono a Verona avevamo fatto già un paio di sold-out, ma purtroppo le partite non erano andate bene. Domenica è arrivata la prima vittoria col palazzetto pieno, c’era tanta soddisfazione in campo, ma anche fra la gente che è venuta a vederci. Siamo molto contenti perché da due anni non vincevamo con Trento; quindi, è stata una vittoria importante per noi”.

Poi Rok ha iniziato a parlare dei tre fuoriclasse, i 3 Moschettieri che stanno facendo le fortune del sestetto scaligero: “Darlan? È un ragazzo molto interessante: è 1 metro e 93 per 107 kg. Lo conosciamo bene avendolo incontrato con le Nazionali. Tira delle “bordate” in battuta che hanno pochi eguali: abbiamo anche Keita, ma lui è di un altro livello. Con Trento ha dimostrato il suo valore in campo, è stato molto bravo ad attaccare i palloni e a battere. Siamo contenti di averlo, deve ancora migliorare in difesa e a muro, dove ci può dare una grande mano. È il suo primo anno fuori dal Brasile ed è al primo anno in Italia, uno dei campionati di più alto livello, perciò può migliorare ancora”. Poi ha continuato: “Keita? Oggi ha fatto 8 ace, contro ricevitori molto buoni. Oltre a essere fisicamente impressionante, quest’anno sta migliorando anche in ricezione, a muro e nel gioco in generale. In un campionato così difficile, non si può solo attaccare o battere bene, devi curare anche altri fondamentali, come difesa e copertura. Lui sta crescendo e sono contento per questo, per me è uno dei giocatori più forti del mondo”. Poi ha parlato di quello che con il nostro Simone Giannelli è considerato attualmente il più forte regista al mondo: “Christenson? Da tempo volevo giocare con lui e adesso ho questa fortuna. Non è solo un grande palleggiatore, ma soprattutto una persona di grande spessore. Io sono il capitano, ma è lui che con me prova a tenere la squadra sempre attenta, chiedendo di avere pazienza. Sulle sue abilità in palleggio parlano anche le percentuali in attacco, si vede che ci divertiamo in campo. Ma anche come persona posso solo fargli i complimenti, abbiamo fatto un salto di qualità notevole, anche per questo siamo fra le squadre più forti. Siamo consapevoli del nostro valore. Non ci interessa essere favoriti, ma siamo una squadra ambiziosa che vuole arrivare in alto. Lascerei a Perugia, però, il ruolo di favorita…”

Foto di Roberto Muliere