#Pallavolo Storie&Personaggi – Un triplo salto con Sylvia Nwakalor

(Giorgio Marota per ivolleymagazine) – Schiaccia forte Sylvia Nwakalor. Su quel pallone carico d’effetto che in A1 viaggia a velocità estreme… e sui pregiudizi della gente, “perché noi eravamo, siamo e saremo una nazionale multietnica. Ed è tutto così normale che neppure ce ne accorgiamo”. Sorride mentre si racconta in un’intervista che voleva essere – e lo è stato a tutti gli effetti – un triplo salto tra passato, presente e futuro.
“Andare ai Mondiali è stato magnifico, non me lo aspettavo. Figuriamoci vincere l’argento”. Nei suoi occhi si legge ancora l’emozione di quel mese unico: “Vorremmo rivivere ogni giorno quelle

Sylvia Nwakalor in maglia azzurra con Marina Lubian (foto di Stefano Moroni).

sensazioni. È stato un sogno, da brividi. Però teniamolo nei ricordi e andiamo avanti, altrimenti corriamo il rischio di pensare solo a quello che è stato senza porci nuovi obiettivi. Ora tutti si aspettano il massimo dall’Italia”.
L’opposto del Club Italia parla già da veterana e ha solo 19 anni. E non sono soltanto dichiarazioni di facciata. Ecco, ad esempio, lo Nwakalor-pensiero sulla partenza a rilento in Serie A1: «Non abbiamo mai vinto, 1 punto in 8 partite è davvero poco, ma c’è tanta differenza tra la A1 e la A2. Qui ogni errore lo paghi carissimo. Prendete ad esempio la partita a Conegliano, in cui abbiamo tenuto testa alle campionesse d’Italia, oppure quella con Novara, in cui eravamo sopra 0-2 prima di perdere al tie break. Il Club Italia è un modello vincente che va oltre i risultati. Tutte noi abbiamo una grande opportunità di esprimere ciò che siamo. Ci viene data libertà nell’interpretare alcune scelte di gioco e il talento non è mai prigioniero della tattica”.
La sua storia pallavolistica è iniziata a Lecco prima di svilupparsi a Roma, nel Volleyrò Casal

Sylvia con Paola Egonu (foto di Maurizio Lollini)

de’ Pazzi (“un’esperienza magnifica, la prima fuori casa dove ho imparato molte delle cose che so fare oggi”). La sorella Linda sta seguendo le sue orme: “Lei è più piccola (nata nel 2002 ndr) e siamo state compagne di squadra al Volleyrò e oggi al Club Italia. Averla accanto mi fa sentire sempre in famiglia». Il CT Mazzanti continua a seguire Nwakalor in ottica azzurra, anche perché in campionato ha già sfondato il muro dei 100 punti. Ne ha realizzati 111, per l’esattezza, davvero niente male per una esordiente, appena 20 in meno di Paola Egonu. Con lei l’attaccante lombarda ha un rapporto speciale: “Quello che mi ha sempre sorpreso è il suo essere incredibilmente testarda. Ripete le cose anche 100 volte finché non le riescono. Io non sono così paziente». Non c’è fretta, anche se il futuro è già dietro l’angolo: “Il mio sogno? Partecipare alle Olimpiadi”
E che siano sogni d’oro… carissima Sylvia.

La foto in evidenza è di Fabio Cucchetti