#Pallavolo – La Fipav e le voci sulle trasmissioni delle gare della Volleyball Nations League

La Federazione Italiana ha emesso un comunicato in cui precisa la situazione dei diritti televisivi della prossima Volleyball Nations League: “In relazione alle notizie apparse negli scorsi giorni su diversi siti internet, che hanno per argomento la copertura tv della prossima Volleyball Nations League, la Federazione Italiana Pallavolo precisa quanto segue. La Fivb, dallo scorso anno con la nascita del nuovo evento VNL, commercializza i diritti tv dell’evento direttamente con le emittenti tv Nazionali, attraverso trattative ed accordi che non vedono coinvolte le federazioni nazionali. A cura della Fivb è anche la produzione tv dell’evento. La Fipav, tuttavia, ha rappresentato e rappresenta le proprie perplessità per una, ancora ipotetica, scelta della Fivb che indubbiamente ridurrebbe la visibilità delle nazionali azzurre. La Fipav, ove titolare dei diritti per il territorio Italiano, è consapevole della necessità di valutare scelte e strategie che diano la più ampia visibilità alle squadre azzurre”.

L’antefatto di questa comunicazione è la notizia diffusa dal blog dal15al25.gazzetta.it di Gian Luca Pasini, che le gare delle nazionali azzurre della più grande manifestazione annuale mondiale possano essere trasmesse in streaming sul territorio italiano da Dazn (come accade per la Champions League maschile e femminile), notizia poi commentata da un altro giornalista (ed opinionista) storico della nostra disciplina Leandro De Sanctis sul suo sito vistodalbasso.it. Notizia che ha scatenato un acceso dibattito sui social, con interventi di tifosi ed addetti ai lavori, per la maggior parte delusi da questa prospettiva. In attesa di conoscere la decisione finale, vogliamo sottolineare che dopo il grande successo in termini di numeri di spettatori e interesse generale, che la pallavolo ha raccolto in Italia con le sue nazionali nel 2018,  una eventuale trasmissione limitata al web (ed a pagamento) non sia di grande interesse nemmeno per la Federazione Internazionale.