Pallavolo Altro – Oltre 300 studenti di Ravenna coinvolti nella tappa fuori-regione di #Accendiamoilrispetto

“Dopo questo incontro ho rivalutato quello che i miei genitori mi dicono continuamente riguardo i rischi della rete e dei social network” ha spiegato uno degli oltre 300 studenti dell’istituto Vincenzo Randi di via Marzabotto a Ravenna che questa mattina sono stati coinvolti nella tappa fuori-regione di #Accendiamoilrispetto, il progetto etico di Top Volley Cisterna con il supporto di AbbVie e la partecipazione del Consar Ravenna. Le due squadre ieri si sono affrontate sul campo di gioco e il giorno successivo sono andate insieme a parlare di rispetto delle regole agli alunni: Daniele Sottile per la Top Volley con Davide Saitta, Thijs Ter Horst e il coach Marco Bonitta per la Porto Robur Costa, altra società che partecipa al campionato di Superlega. “Come al solito è un grande piacere essere presenti a questi incontri, finora in cinque anni abbiamo coinvolto oltre 10mila studenti e l’appuntamento di Ravenna è stato molto bello con gli studenti molto attenti e partecipativi” ha spiegato Sottile. «Uscite di casa, riappropriatevi del piacere di giocare nei cortili e spegnete gli smartphone, fate come me che ho chiuso il profilo su Facebook perché mi toglieva troppo tempo e mi distraeva» ha aggiunto Saitta, neo papà della piccola Noemi. Anche Ter Horst ha sottolineato l’importanza dell’uso consapevole dei social mentre Bonitta ha anche aggiunto: «sto scoprendo un mondo di cui non sapevo molto e penso che i social possono essere un problema se usati senza regole». Il progetto, giunto al quinto anno consecutivo, ha il patrocinio della Polizia di Stato e a Ravenna, insieme ai giocatori, c’erano anche il vice ispettore Anna Rita Andraghetti e il sovrintendente Stefano Guidi della Questura di Ravenna, divisione Anti Crimine.
La piccola Letizia, del Vincenzo Randi, ha interloquito con i giocatori e gli agenti di Polizia, diventando parte integrante dell’appuntamento e poi aprendo la strada a tantissime altre domande che sono letteralmente piovute dagli studenti.