Pallavolo A1 femminile – Nicola Turco: “Due maglie per due città”

Dopo tante traversie, problematiche e discussioni, con l’annullamento del campionato di A1 la Volalto 2.0 di Nicola Turco ripartirà ancora dalla massima categoria, con rinnovati entusiasmi. Il punto di partenza sarà l’impianto di gioco: o il PalaVesuvio di Napoli con conseguente spostamento della squadra, o il PalaVignola se potranno essere fatti i lavori per adeguare le misure alle esigenze della Serie A1. Come il presidente ha spiegato:
IL PASSATO E’ PASSATO – “Buongiorno a tutti, anche a chi si è messo di traverso per ostacolarci. Il passato, comunque, è passato. Adesso guardiamo al futuro. Si sono a casa, trascorro il tempo a realizzare cose che mia moglie mi chiede, i miei figli studiano e, al contempo, sto pensando al futuro del Club”.
QUALE FUTURO – “Di sicuro diverso da quello che ho subito durante questa stagione sportiva. Non giocherò dove non vi sono i requisiti dell’altezza regolamentare. Non giocherò in un Palazzetto dove ci piove dentro. Non giocherò dove non c’è un Palazzetto all’altezza della mia realtà di A1”.
NAPOLI O CASERTA – “Farò allenare e alloggiare atlete e staff a Caserta, farò l’Academy e costruirò il villaggio del volley. Farò una serie C o una B2 sempre a Caserta, ma con l´A1 giocherò a Napoli al PalaVesuvio. Userò lo stesso metodo del Napoli Calcio: si allenano a Castelvolturno e giocano al San Paolo. Ma al momento sono due le opzioni: la nuova maglia di Napoli Volley oppure quella di Casertana Pallavolo (nelle foto che vedete sopra, ndr). Qualora al PalaVignola dovessero essere tolti i pannelli fotovoltaici e ci metteranno in condizione di risolvere il problema del tetto, innalzandolo, ok allora per Caserta ed ok per nome e maglia. Viceversa, se così non dovesse essere, senza se e senza ma giocheremo a Napoli con i colori celesti”.
NIENTE PIU’ SCONTRI – “Quando ho deciso di mandare a casa l´80% della squadra e dello staff, il 26 dicembre scorso, ripeto, l´ho fatto perché i risultati non arrivavano. La mia inesperienza aveva sottovalutato l’ira dei procuratori ed i rapporti tra atlete e coach in un mondo per me tutto nuovo. Questo ha portato a tante chiacchiere dalle quali sono riuscito a difendermi, avendo alle spalle un gruppo editoriale serio che mi ha difeso, raccontando sempre la verità. Ci siamo dovuti scontrare anche con storici giornali online, specializzati nel settore del Volley. Oggi non voglio più scontri, pero’ se raccontano fandonie interviene il mio gruppo editoriale. In pochi mesi siamo diventati leader anche della comunicazione, oscurando i Club di primo livello che si lamentavano giacchè era stata tolta loro la visibilità. Si parlava, insomma, solo di Caserta sia in positivo che in negativo. Oggi voltiamo pagina, il passato, come dicevamo, è passato. Ora progettiamo il futuro”.
QUALE SQUADRA VEDREMO? – “Ripeto, l’esperienza l’ho fatta ed ora posso confrontarmi con il migliore club femminile. Ringrazio pubblicamente i Club di A1 per le decisioni prese, la Lega e la Fipav. Leggo ancora oggi che qualche Club è su posizioni diverse e parla ad uso personale, non a nome di tutti. Ho avuto scontri sia con la Lega, sia con la Fipav. La mia esperienza mi porta a dire che io sono stato vittima. Grazie al lavoro dei miei legali, alla fine, ho avuto ragione. Il metodo usato nei miei confronti, prima dalla Lega e poi dalla Fipav, non mi è piaciuto ma la legge ha trionfato. Oggi dico, invece, che devono dialogare tra loro e trovare soluzioni condivise per il bene del Volley. Gli scontri, onestamente, non fanno bene a nessuno ed io sono la prova. Pertanto il consiglio che rivolgo alla Lega ed alla Fipav è il seguente: dialogate!”.
ANCORA IN A1 – “In qualsiasi attività ci vuole anche il fattore “C”. Noi, come Club, dobbiamo onorare poco e niente. Siamo stati, e ci dispiace dirlo, fortunati. Ripeto, come ho sempre ripetuto in call conference con tutti i Presidenti di A1, noi non sapevamo niente di ciò che stava accadendo. Le scelte sono state fatte perché non arrivavano i risultati. Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicino, ringrazio tutti i direttori delle testate giornalistiche, anche quelle con le quali ci siamo scontrati. Ringrazio i Club di A1 che ci hanno sostenuto e chiudo dicendo: il mio Club ha voltato pagina”.