Pallavolo Azzurri – Grande attesa: contro l’Argentina vedremo l’Italia per Tokyo 2020

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) E solo una amichevole a due settimane dal grande appuntamento, ma sicuramente è attesa dagli appassionati come se fosse uno scontro importante. Parliamo di Italia-Argentina che si giocherà domani sera alle 20.30 (con replica domenica alle 18) nel Palazzetto dello Sport di Cisterna di Latina, prima sfida degli Azzurri in formazione completa dopo il lungo black out dovuto alla pandemia.
Una partita interessante, con contenuti tecnici da valutare. Soprattutto gara che ci svelerà curiosità ed interrogativi su quale è la formazione su cui punterà Blengini nei giochi di Tokyo 2020, su come intende utilizzare gli uomini a sua disposizione il ct, sullo stato della condizione fisica e tecnica di un gruppo tanto simile nel sestetto a quello che ha vinto l’argento a Rio dei Janeiro cinque anni fa, ma profondamente rinnovato complessivamente se si da uno sguardo alla panchina.
L’Argentina di De Cecco, Conte, Danani e Solè, squadra esperta in cui non mancano talenti emergenti, che non incontreremo nella prima fase delle Olimpiadi, è un probante banco di prova.
Rispetto a Rio sono cinque (che scendono a 4 se si considera che Piano non per colpa sua è rimasto fuori nelle fasi finali dei scorsi Giochi) su sette i titolari già sicuri del posto nel sestetto base: Giannelli ormai regista non più di grande prospettiva, ma di grande realtà; Zaytsev punto di riferimento assoluto e capitano; Juantorena altro leader indiscutibile bramoso di vivere ancora l’esperienza a cinque cerchi, che la sua situazione di cubano fuoriuscito non ha potuto vivere nella prima metà della sua carriera; Piano oggi elemento di spessore ed equilibrio al centro; Colaci grande campione in un ruolo spesso sotto esposto, ma assolutamente fondamentale. Con loro ci dovrebbero essere Simone Anzani, che ha dimostrato a Civitanova di essere giocatore e vincente; oltre a Lavia, forse la novità più grande nel reparto di posto 4. Poi la panchina con i veterani Vettori e Kovar, “ripescati” da Blengini nella logica che alle Olimpiadi si deve portare i migliori senza guardare la carta d’identità, ma tenendo presente qualità, stato di forma condizione psicologica. Con loro tre reduci dalla VNL, le vere novità Michieletto che vuole stupire ancora come sta facendo a tutti livelli da mesi; Sbertoli perfetto vice Giannelli, valutato nelle ultime 3 stagioni; Galassi forse il più inatteso, che il posto sull’aereo per il Giappone l’ha avuto sia per quel che ha fatto in SuperLega, ma anche nella prima parte del torneo giocato nella bolla di Rimini.
L’Italia ritorna davanti al suo pubblico (715 in presenza più quelli che seguiranno il primo match su RaiSport): l’attesa è forse più grande della logica, ma per gli appassionati del nostro sport un primo grande passo verso la normalità. Normalità che non ci sarà a Tokyo dove dopo l’ultima decisione del Governo Giapponese si giocherà nelle “grandi cattedrali” costruite per le Olimpiadi deserte o quasi. Senza tifosi.

Foto di Marika Torcivia_volleyfoto.it