Pallavolo A1 femminile – Antonio Bartoccini perplesso per le decisioni del Governo, contesta anche il rinvio di Santo Stefano

Si riduce la capienza ed aumentano le difficoltà per le società pallavolistiche, dopo due anni passati tra gravi perdite e nuove sfide, si trovano a dover fare i conti nuovamente con la pandemia. La nuova e della capienza al 35% indicata nell’ultimo decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2021, porta preoccupazione nella dirigenza dei club come la Bartoccini-Fortinfissi Perugia.
In merito le perplessità del presidente Antonio Bartoccini. “Trovo immotivate queste ulteriori limitazioni, il nostro pubblico può accedere ai palazzetti solo se vaccinato e con mascherine FFP2, quindi nella massima sicurezza possibile. Questo provvedimento crea considerevoli danni alle società, specialmente degli sport che non godono di particolari introiti dallo sfruttamento dei diritti televisivi, andando ad impattare direttamente sugli incassi. Inoltre con grande stupore il credito d’imposta non è stato rifinanziato, dopo due anni molto difficili, in cui i proprietari hanno dovuto fare ulteriori sforzi economici per compensare il calo del pubblico e l’aumento dei costi legati ai protocolli resi necessari per la sicurezza di tutti, i club vengono danneggiati due volte. Ci aspettiamo un aiuto concreto dal Governo, nello specifico più concreto di quello promesso ma di fatto in molti casi non ancora onorato, come per il credito d’imposta della scorsa stagione, che ad oggi indica solamente un primo elenco degli aventi diritto, ma che all’orizzonte non mostra ancora qualcosa di certo, per il prossimo anno poi come dicevo, non sembra più previsto nemmeno questo”.
Bartoccini contesta anche il rinvio della gara di Santo Stefano: “Ho trovato questo rinvio immotivato vista la situazione, avremmo potuto disputare la gara in quanto senza casi di positività in squadra, invece si è deciso di rimandare, questo potrebbe essere un errore vista l’alta instabilità della situazione e potrebbe complicare non poco un calendario che già di suo è intenso per molti club, visto che ancora è difficile prevedere cosa succederà in futuro”.