Pallavolo VNL – Regole rivoluzionarie cambiano il grande volley: partite più veloci, fair play premiato e spiegazioni arbitrali pubbliche

Probabilmente questa VNL 2023 passerà alla storia per l’introduzione (in via sperimentale per ora) di alcune regole destinate a cambiare la durata delle gare di pallavolo ed aprire la strada ad un futuro di chiarezza nel gioco.
La più importante riguarda il video challenge. Come si è visto nella prima settimana di gare al femminile, non si può più chiamare il controllo elettronico sulla palla dentro fuori. Infatti attraverso quella che è stato definito OFFICIAL REPLAY, l’arbitro può decidere su una palla caduta vicino alle linee perimetrali del campo di gioco, in pratica in tempo reale, perché sul suo tablet riceve la ricostruzione di dove è caduto il pallone, la stessa che pochi istanti dopo viene trasmessa sui maxischermi nei palazzetti e proiettata in diretta in televisione. Quanto sia importante per contenere la durata di un parziale e di un incontro le si può facilmente capre guardando di quanto si siano ridotti i match nella prima settimana di VNL donne.
Tra le altre regole che si stanno sperimentando c’è quella di una diversa disposizione per il cambio durante il match avviene ogni 2 parziali: e poi eventualmente prima del tie-break.
Cambia anche il nr di direttori di gara utilizzati: sul seggiolone il 1° arbitro, a terra il 2° arbitro. Il 3° interloquisce con il direttore del tecnico e con gli allenatori in occasione delle richieste di challenge. Il quarto designato è la riserva degli altri.
FAIR PLAY MOMENT – Nella fase finale che si giocherà in Polonia vi saranno altre due novità davvero interessanti. I giocatori saranno invitati ad accusarsi di eventuali tocchi non rilevati) insomma che dimostrerà fair play non solo riceverà un cartellino verde, ma alla fine delle sfide, che ne avrà “raccolti” di più riceverà un premio di ben 30mila dollari.
REFEREE VERBAL ANNOUNCE – Sempre nella fase finale gli arbitri daranno delle spiegazioni al pubblico presente per chiarire il perché delle loro decisioni.