Pallavolo B1F gir.E – Fasano con merito ai Play off, alla GesanCom Marsala resta il rimpianto per il finale di stagione

(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) Uno dei due big match del terz’ultimo turno del Girone E di Serie B1 ha sorrido alla Pantaleo Podio Fasano, che ha messo in ghiaccio la decima “perla” consecutiva e incassa anche la “lode” per la matematica qualificazione alla post season. Valentina Martilotti e compagne hanno costruito questo pregante risultato con un fantastico girone di ritorno, risalendo dal settimo posto a quota 21 punti al termine del girone ascendente (sei vittorie e cinque sconfitte) all’attuale terzo posto solitario con tre lunghezze di ritardo dalla capolista Tenaglia Volley Altino alla quale farà visita la settimana prossima e due dalla piazza d’onore occupata dalla Energy System Catania, che nell’altro big match di giornata ha superato alla frazione decisiva (15–9) proprio la capolista abruzzese. La quarta della classe la Lu.Vo Barattoli Arzano, reduce dalla vittoria interna per 3–0 contro Teramo, è fuori dai giochi, perché nell’ultimo turno dovrà osservare il turno di riposo, che potrebbe consentire alle lilibetane in caso di due vittorie piene contro Castellana Grotte in trasferta e Hub Ambiente Catania in casa, di chiudere al quarto posto a scapito delle partenopee, che al momento hanno quattro lunghezze di vantaggio (43 contro 39).

Il team di Paolo Totero dopo aver perso il parziale di apertura nelle fasi conclusive, hanno saputo comunque mantenere la barra dritta, piazzando nei momenti decisivi dei tre set successivi le “stoccate vincenti” e incamerare tre punti di platino che hanno estromesso definitivamente le padrone di casa dalla corsa all’ultimo posto utile per i Play Off. La sempreverde schiacciatrice calabrese Valentina Martilotti, arrivata in Puglia nel mercato invernale di dicembre, è stata la trascinatrice con i suoi 19 punti complessivi, con due muri ed un ace, ma di notevole spessore anche la prestazione della compagna di reparto e “figlia d’arte” Valentina Barbolini autrice di 12 punti, dell’ex di turno, l’opposta Adelaide Soleti, anch’essa a quota 12, mentre la quarta ed ultima atleta in doppia cifra è stata la centrale Noemi Marsengo con dieci punti.
Nel fortino del “Pala San Carlo” le ragazze guidate da Francesco Campisi sono capitolate nel momento determinante della stagione, dove serviva una vittoria da tre punti per restare ancora agganciati al sogno promozione, che per questa stagione deve essere riposto nel cassetto. Le due centrali Simona Galiero e Giulia Caserta, rispettivamente autrici di 13 (61% sui 18 attacchi) e 12 punti (52% su 21 attacchi), sono state quelle più incisive in fase offensiva, mentre in difesa e ricezione ha fatto fino in fondo il proprio dovere il libero Mariachiara Norgini. In doppia, hanno concluso anche dalla capitana Barbara Varaldo con 13 punti, due dei quali dai nove metri (39%s 28 attacchi) e la schiacciatrice Giorgia Silotto a quota dieci (31% sui 29 attacchi).
“Abbiamo incontrato una squadra molto ben organizzata che con Soleti e Martilotti ci ha davvero messi in difficoltà – dichiara il Direttore Sportivo del Marsala Volley Maurizio Buscaino–. Nel girone di ritorno abbiamo patito dei cali di prestazione, che ci sono stati fatali in questa sfida da dentro o fuori contro Fasano. Dobbiamo cogliere il meglio che abbiamo prodotto in questa stagione e da questo gruppo di atlete ripartire nella prossima costruendo il miglior futuro possibile”.

GesanCom Marsala– Pantaleo Podio Fasano 1–3 (25–21 18–25 18–25 20–25)
GesanCom Marsala: Sturnuolo 2, Varaldo cap. 13, Caserta 12, Galiero 13, Silotto 10, Gasbarroni 1, Norgini (L1); Morciano 4, Modena 1, Bergese n.e., Grippo n.e.. Allenatore: Francesco Campisi; Assistente Allenatore: Luciano Tagnesi
Pantaleo Podio Fasano: Negro 3, Soleti 12, Antonaci 6, Marsengo 10, Martilotti 19, Barbolini cap. 12, Pisano (L1); Fatticcioni, Di Diego n.e., Mollica (L2) n.e., Rizzo n.e., Morabito n.e., Albano n.e.. Allenatore: Paolo Totero; Assistente Allenatore: Pietro Tanzarella
Arbitri: Bonzanni di Bergamo e Cassone di Aosta