#Pallavolo – E’ la cultura sportiva dei suoi tecnici il grande segreto della squadra azzurra maschile?

(James Taboo per iVolleymagazine.it) In principio fu Velasco, poi venne Bebeto, per arrivare a Montali e per finire (per ora) con Berruto. Tutti i tecnici che hanno fatto grande l’Italia del volley maschile si sono dimostrati personaggi anche al di fuori del mondo delle schiacciate e delle ricezioni, E una domanda che viene facile: è la cultura sportiva dei suoi “comandanti” il vero segreto di una scuola che da quasi trenta anni occupa un posto nell’élite della pallavolo mondiale? Difficile non pensarlo, perché crediamo che ci siano pochissimi esempi, nel mondo dello sport, in senso lato, di tanti commissari tecnici capaci di eccellere anche in altre discipline. In questi meravigliosi trent’anni di volley azzurro il solo bravissimo “Nano” Anastasi non ha abbracciato un’altra disciplina, ma lui con il suo carattere di uomo concreto della bassa padana, da oltre quarant’anni si diverte a vincere nella pallavolo in giro per il mondo, come atleta e come tecnico.

Julio Velasco si costruì la fama di Re Mida nella pallavolo, ma le sue capacità ammaliarono molti innanzitutto politici e società di calcio. Lavorò con Lazio e Inter prima di tornare da “noi”. Il suo successore Bebeto il calcio lo conosceva bene, come tutti i brasiliani, dopo i trionfi con gli azzurri ha lavorato proficuamente con Atletico Mineiro e Botafogo (la squadra di cui è tifoso). Gian Paolo Montali è sotto gli occhi di tutti sta ricoprendo con abilità e successo un ruolo di responsabilità assoluta nell’organizzazione della famosa Ryder Cup di golf. La Juventus quando dovette rilanciare la sua immagine lo chiamò nel suo consiglio d’amministrazione. Infine Mauro Berruto. E’ di ieri l’ufficializzazione della notizia che è diventato il nuovo Direttore tecnico della Federazione Tiro con l’arco, un incarico importante in seno allo sport in prospettiva olimpica, di un uomo e un personaggio che nella sua vita ha spaziato in tanti campi non solo sportivi, ma anche della cultura, e che ancora oggi ricopre il ruolo di ad nella celeberrima Scuola Holden.

Oggi a capo degli azzurri c’è Gianlorenzo Blengini. Il suo amore e la sua testa sono tutti per la pallavolo: c’è un Mondiale in casa da affrontare da protagonista, Poi chissà… seguirà le orme dei suoi illustri predecessori magari portando al collo quell’oro olimpico che tutti hanno inseguito, ma solo sfiorato. Ce lo auguriamo Chicco: per te e per il nostro volley.