Pallavolo A1 femminile – Nicola Turco: “Il progetto della Volalto 2.0 non può e non deve fermarsi”

“Il progetto della Volalto 2.0 non può e non deve fermarsi. Si va avanti da soli, comunque vada!”. Questo il riassunto del lunghissimo comunicato diffuso dalla società campana questa mattina, dopo la conclusione dell’incontro tra Nicola Turco, presidente del Club di A1, e Carlo Marino, sindaco di Caserta. Un incontro che è servito, innanzitutto, a fare il punto sugli investimenti che la famiglia Turco ha fatto finora, senza il sostegno di nessun altro, “tranne della Golden Tulip che ha fin qui sostenuto la Volalto 2.0 e che continua a sostenerla”, precisa il presidente Turco. Investimenti importanti e sostanziosi, che il n1 della società ha ricordato che vanno dall’acquisto del titolo di A2, alla meritata promozione in A1 guadagnata sul taraflex, passando per la riqualificazione del Palavignola, divenuto un vero e proprio “tempio” del volley. Come viene sottolineato nel comunicato la città non ha risposto ai ripetuti appelli della Volalto 2.0 che chiedeva, semplicemente, di essere sostenuta, affiancata, coccolata. “Invece è stata solo attaccata, denigrata e criticata!”
La Volalto 2.0 aggiunge che i risultati non sono arrivati nemmeno dal campo, nonostante un roster di tutto rispetto con atlete ed allenatore di qualità e livello consono al massimo campionato. “Ed ecco allora il momento della riflessione e dell’azzeramento, con la decisione di rimettere in discussione tutto e di rivedere la composizione della squadra. Infatti, a fronte di investimenti significativi c’è la realtà del penultimo posto nella classifica! Sarebbero queste motivazioni che hanno spinto Nicola Turco ad una rivoluzione tecnica che possa portare ad un cambiamento di rotta. Il club ha deciso di andare avanti, mettendo in preventivo anche una eventuale retrocessione in A2 per poi ripartire il prossimo anno. La Volalto 2.0 ha dichiarato che da oggi è sul mercato alla ricerca di nuove atlete e che i suoi obiettivi restano gli stessi: la salvezza, rimanere in A1.

Foto di Roberto Muliere