Pallavolo nei giorni del Coronavirus – Quale sarà la fine della SuperLega 2019-20?

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) C’è chi non ha mai smesso di allenarsi (Vero Volley Monza), chi ha già ripreso a lavorare in palestra pesi (Cucine Lube Civitanova) o chi lo farà tra poche ore (Leo Shoes Modena). Chi come l’Allianz Milano si messa in auto quarantena per la nota vicenda che ha impedito la disputa dell’ultimo match contro la Kioene Padova. La maggioranza delle squadre si allenano in casa seguendo alla lettera l’ordine governativo #iorestoacasa.
Alcuni dei 13 clubs di Superlega sono in attesa di notizie, ma al tempo stesso hanno optato per una specie di rompete le righe come la Consar Ravenna che ieri per voce di Marco Bonitta ha fatto sapere che “Ter Horst, con un viaggio di 8 ore in macchina, ha già raggiunto da una settimana l’Olanda (dove non ci sono ancora misure restrittive come in Italia). Lavia, Cavuto, Cortesia e Stefani hanno lasciato Ravenna nelle ultime ore. Gli altri stranieri (il canadese Vernon Evans, il serbo Batak, lo sloveno Kovacic, il cubano Alonso e il bulgaro Grozdanov) hanno deciso per ora di restare in città, qualcuno anche per non doversi sottoporre a 4 settimane di quarantena, provenendo dall’Italia”. Tutte le squadre si domandano quale sara la fine della SuperLega 2019-20.
Questa la situazione attuale di un campionato che quasi tutte le big vogliono riprendere, ma le altre molto meno come si evince dagli interventi dei giorni scorsi di alcune presidenti, che hanno contestato quanto detto da Diego Mosna nel suo messaggio pubblicato su Facebook giovedì 19 marzo. Ma se vince il fronte del ritorno in campo quando lo si potrebbe fare? Oggi è chiaro che ad aprile non sarà possibile. A Maggio? Chi lo sa. Certo è che la situazione è indecifrabile e che qualunque soluzione alternativa studiata dalla Lega Pallavolo Serie A in febbraio in questo momento è stata superata dagli eventi e dalla realtà. Lo spostamento verso l’estate (almeno sino a metà giugno) dopo che la VNL è stata posticipata a dopo i Giochi Olimpici (!?) sarebbe possibile, magari facendo dei play off più snelli. In questo caso però entrerebbe in ballo il problema dei transfers dei giocatori stranieri e dei contratti. Se i primi si dice che possano essere prolungati automaticamente dal 15 maggio attuale al 15 giugno (ma tutte le altre federazioni saranno d’accordo?), i secondi possono creare situazioni più complicate. I giocatori normalmente firmano sino al 31 maggio e poi? Situazione decisamente indecifrabile, problemi che probabilmente tutti noi speriamo che sorgano perché vorrebbe dire che questo orribile problema sanitario sarebbe stato superato.

PS – Pochi minuti dopo la nostra pubblicazione la Lube ha annunciato una nuova sospensione degli allenamenti.

Foto di Michele Benda