Pallavolo nei giorni del Coronavirus – Il ct Blengini illustra le difficoltà in prospettiva Tokyo 2020

(fonte coni.it) Criticità, ma anche opportunità da cogliere per ripensare lo sport di alto livello al tempo del coronavirus e per preparare al meglio i Giochi Olimpici di Tokyo. Lo sport italiano guarda al futuro e prova a ripartire dopo il lockdown che ha fermato gli atleti azzurri di alto livello e i direttori tecnici delle varie Nazionali si sono ritrovati via web al seminario “Tokyo 2020, la ripresa delle attività di alto livello tra criticità ed opportunità. Esigenze e proposte operative” organizzato dall’Area della Preparazione Olimpica del CONI, attraverso l’Istituto di Scienza dello Sport.
Blengini, il ct degli azzurri già qualificati per Tokyo, nel suo intervento ha ammesso: “Ci saranno grandissime difficoltà ma abbiamo il dovere di provarci a portare i nostri atleti nel percorso che ci porterà a Tokyo Il nostro sport ha diverse criticità perché è uno sport di squadra e perché il pallavolista ha difficoltà a considerare nello specifico allenante quello che può essere fatto a casa. Stiamo parlando atleti di due metri con esigenze importanti dal punto di vista muscolare. Non potendolo fare in una palestra pesi attrezzata o in un impianto, il concetto di allenamento e adattamento è molto difficile per atleti di questo tipo. Noi abbiamo per regolamento l’obbligo di passarci la palla. Come possiamo comportarci in uno sport in cui c’è necessità di interazione? Questo rende la situazione ancora più critica. Dobbiamo cercare soluzioni di creatività e adattamento. Bisogna capire però quando potremo tornare alla base del nostro sport: lavorare in gruppi e dobbiamo cercare di ridare continuità agli atleti per arrivare più performanti possibile. Prima di tutto c’è la salute delle persone”.