Pallavolo Azzurri – Ale Michieletto, il talento italiano con la cultura del lavoro

(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Vincere nel giro di un anno un Europeo ed un Mondiale non è impresa facile. E’ quanto ha saputo fare l’Italvolley targata Fefè de Giorgi sulle ceneri della formazione uscita con le ossa rotte dalle Olimpiadi di Tokyo. Uno dei grandi protagonisti di queste vittorie è stato Alessandro Michieletto, ventuno anni ancora da compiere, il martello di Trento prova a spiegarci i segreti di questa rapida escalation. “Abbiamo lavorato tanto in palestra – racconta Ale – sia prima dell’Europeo che prima del Mondiale. Il lavoro è indispensabile se vuoi migliorare e crescere. Nel mese che lo ha preceduto dovevamo vendicare sportivamente le sconfitte in VNL a Bologna con Francia e Polonia che ci hanno dato ancora più convinzione nei nostri mezzi. Dovevamo essere pronti a cogliere quelle occasioni che il Mondiale ci poteva offrire e così è stato con la Francia. Poi il nostro gioco è cresciuto di livello partita dopo partita fino alla vittoria con la Polonia, bicampione del mondo e che giocava in casa. Abbiamo raccolto il massimo, credo meritatamente.”
Hai disputato un mondiale in salita…
“Faticato in attacco anche perché gli avversari mi avevano studiato. Ma sono rimasto sul pezzo rendendomi utile alla squadra in ricezione e in battuta e lasciando il palcoscenico a Lavia e Romanò perché il fondamentale di attacco è il più appariscente. Ma senza mai perdere la fiducia in me stesso e nella squadra”.
Ora tocca alle ragazze cercare di fare come voi..
“La Nazionale femminile ha tutte le qualità e le possibilità di vincere il Mondiale, dopo aver preso l’oro agli Europei ed alla VNL. Sarà un Mondiale diverso dal nostro. Tante partite che metteranno alla prova la tenuta fisica e mentale della squadra ma vale la pena pensare una gara alla volta e cercare di superare le difficoltà strada facendo”.
Il futuro in azzurro?
“I prossimi nostri impegni sono l’Europeo in casa nel 2023 e Olimpiadi a Parigi l’anno dopo. Ma ci sarà tempo per pensare a questi appuntamenti”.
Cosa ti aspetti dalla stagione con Trento che va ad iniziare?
“Ci saranno tanti impegni a cominciare dalla SuperCoppa. Non abbiamo cambiato molto e puntiamo ad essere tra le prime squadre del campionato e a centrare almeno un trofeo nella stagione. Occhio a Piacenza che ha allestito una buona squadra”.
Che cosa è la pallavolo e cosa fai quando non giochi o non ti alleni?
“Pallavolo è passione ed è diventato un lavoro. E’ gioia quando si vince e anche dolore quando si perde. Nel tempo libero mi piace fare delle passeggiate e stare con gli amici e poi c’è la morosa…senno mi sgrida”.
Giocatore preferito e rapporto volley e mass media…
“Fin da piccolo ho sempre ammirato Matej Kaziynski che poi è diventato mio compagno di squadra. Lo ammiro come giocatore e come persona. La televisione ha portato il volley nelle case di tante persone. I giornali sportivi potevano darci qualche cosa in più sulle prime pagine”.