#Pallavolo SuperLega – La domanda è obbligata: Ivan cosa ti succede?

(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Ivan cosa ti succede? Se lo chiede l’Italia e forse se lo chiede anche lui stesso dopo l’ennesima prova in cui non riesce a incidere in una partita che ha cominciato in panchina (per chiara ed evidente scelta tecnica, non la prima).
Una bellissima frase di Massimo Barbolini uno che nella pallavolo non ha vinto proprio pochissimo è: “Vincente è uno che vince adesso, tutti i giorni. Se vi riferite a quello che è stato sono uno che ha vinto. Nel passato”, quando gli ricordavano che era “un vincente”. Questo dovrebbe essere il mantra degli sportivi, non solo nella pallavolo. Perché mettersi in discussione tutti i giorni dovrebbe essere pratica  comune per chiunque in qualsiasi materia.
Ora Ivan sa che in Nazionale – la prossima estate – tornerà ad essere opposto, avrà tanti palloni da schiacciare e poche altre incombenze in campo, ma come ci arriverà (anche di testa)? Ieri la sua prova in attacco non è stata memorabile: 23% su 13 palloni attaccati e solo 3 messi a terra (una murata e un errore). Trenta per cento di ricezioni perfette, 2 muri, 1 ace: 6 punti complessivi. A fine gara Luciano De Cecco lo ha detto in maniera trasparente: lo servo poco perché non attraversa un gran momento. Che forse si trasmette anche agli altri fondamentali. Da questo deve ripartire per iniziare l’inevitabile risalita.
Ma Ivan ha dimostrato già da tempo di essere un campione e saprà uscire da questa crisi (tecnica) guardando solo dentro se stesso, senza alibi, come ha sempre fatto nella sua vita sportiva…

Foto di Michele Benda