#Pallavolo Champions maschile – Perugia-Kazan la sfida più attesa

Il cammino immacolato dei Block Devils in Champions League (otto vittorie in altrettante partite) è giunto alla fermata più attesa e sicuramente più impegnativa. Domani al PalaBarton la formazione di Bernardi scende in campo per la gara d’andata della semifinale contro lo Zenit Kazan, formazione che da quattro anni domina nel massimo palcoscenico continentale. Ritorno mercoledì prossimo in Russia, in palio un posto per la Super Finals di Berlino!
Perugia ha preparato con la consueta meticolosità il match. Lorenzo Bernardi ed il suo staff hanno studiato gli aspetti tecnico-tattici con la squadra che arriva in buona condizione e molto motivata anche perché, come detto da Max Colaci alla vigilia, sfide del genere sono difficili da giocare, ma molto facili da preparare.
Non dovrebbero esserci modifiche nei sette di partenza per domani. Vedremo quindi De Cecco ed Atanasijevic in diagonale, Ricci e Podrascanin centrali, Leon (ex della partita) e Lanza schiacciatori e Colaci libero. Tutti a disposizione gli altri bianconeri, per una partita dove l’apporto dell’intera rosa può risultare fondamentale, e tutti ai loro posti i Sirmaniaci ed i tifosi perugini perché stavolta, forse come non mai, il PalaBarton può essere un fattore.
Lo Zenit, giunto ieri a Perugia, sosterrà oggi pomeriggio e domattina le ultime rifiniture nell’impianto di Pian di Massiano. Il tecnico Alekno si presenta con la rosa al completo e partirà molto probabilmente con i titolarissimi con Butko in regia, Mikhailov opposto, Volvich e Samoylenko coppia di centrali, Ngapeth ed Anderson schiacciatori di posto quattro e l’inossidabile Verbov libero.
Ci vorrà la prestazione perfetta per Perugia. Una prestazione fatta di qualità al servizio, ottima correlazione muro-difesa, capacità di contenere gli errori diretti e pazienza in attacco contro l’altissimo muro russo. Ma questo non basterà, sarà necessario “aggredire” il match, saper soffrire, saper accettare quando lo Zenit avrà il sopravvento, avere il cuore e la volontà di risalire la china. È una semifinale di Champions, la più difficile probabilmente, la più accattivante sicuramente.